Cda di Amt, Tosi toglie l’uomo di FdI: rottura con Maschio
Il sindaco sostituirà Mascanzoni con l’ex forzista Corradi. Oggi l’elezione del neo presidente Ederle
Dopo attese e polemiche, arriverà oggi il cambio al vertice di Amt. E arriverà con un nuovo colpo di scena politico. Alla presidenza, al posto di Germano Zanella, arriverà, come previsto, l’avvocato Stefano Ederle, tosiano e molto vicino a Vittorio di Dio. All’interno del cda, però, ecco la novità dell’ultima ora. Al posto di Luca Mascanzoni, di Fratelli d’Italia, indicato da Ciro Maschio, il sindaco Tosi farà infatti questa mattina il nome del tosiano Valerio Corradi, in passato consigliere provinciale di Forza Italia, indicato dal consigliere tosiano Marco Saccardi, a sua volta vicino alle posizioni dell’ex vicesindaco Stefano Casali (ma in posizione più «morbida» di altri, rispetto a Tosi).
La scelta sembra segnare la rottura definitiva tra il sindaco e Maschio, rottura i cui segnali si erano visti già nella «caldissima» seduta del consiglio comunale di fine luglio, quando le minoranze avevano tentato di dare alla giunta Tosi una «spallata» tale da portarla alla crisi sulla delibera Esselunga.
Quella sera, Maschio se n’era andato senza votare. Prima di farlo, avrebbe chiesto allo stesso Tosi cosa sarebbe successo se lui fosse uscito. E Tosi, secondo un testimone… auricolare, gli avrebbe risposto con un secco: «Fai quel c… che vuoi, ma se esci con noi hai chiuso».
Di qui, probabilmente, la decisione odierna. E il cambiamento in extremis del cda di Amt. Gli altri consiglieri restano invece quelli indicati sin da luglio: Elena Sonego, Emanuele Tosi di Tregnago (omonimo ma non parente del sindaco), e Giulio Saturni, del Pd, in rappresentanza delle minoranze.
La nascita di questo cda è stata la più politicamente travagliata degli ultimi tempi. C’erano state le polemiche di Di Dio sulle assunzioni di personale, la feroce arrabbiatura di Forza Italia per l’estromissione del consigliere uscente Francesco Barini (che sarà appunto sostituito da Saturni nel posto riservato alle opposizioni), i rinvii dell’assemblea dei soci. E adesso, appunto, il taglio netto con Maschio. Che avrà sicuramente ripercussioni in consiglio comunale, ma anche all’interno della Commissione Urbanistica, che proprio da Maschio è presieduta e che è formata, a questo punto, da 6 consiglieri di maggioranza, 5 di opposizione e da Luigi Castelletti, oggi in posizione «mediana».
In consiglio comunale, invece, i numeri parlano di 16 voti per l’opposizione, 2 in posizione «mediana» ( Castelletti e Marisa Brunelli) e 19 per la maggioranza. Al cui interno però si registrano possibili fermenti di «ribellione» (dall’ultrà casaliano, Nicola Rando, ad Andrea Sardelli ad altri).
Tutti gli ingredienti, insomma, per prepararci ad altre serate di suspence, quando si dovranno votare le delibere più scottanti. Tornando ad Amt, per il presidente uscente, Germano Zanella, sembra confermato quanto anticipato dal Corriere, ovvero la sua nomina ai vertici di «Quadrante Europa Terminal Gate», società al 50% dal Consorzio Zai e al 50% dalle Ferrovie dello Stato.