Ma il Pd chiede la revisione: «I numeri sono chiari, va ripensato tutto»
(l.a.) Da sempre critico contro il Piano degli Interventi («un’occasione perduta» l’aveva definito al momento del voto l’allora capogruppo Stefania Sartori), il Pd ne chiede oggi una revisione generale. A farlo è l’attuale capogruppo in Comune, Michele Bertucco, il quale ricorda che «stando alle norme tecniche del Piano, le convenzioni Comune-privati avrebbero dovute essere stipulate entro 120 giorni dall’approvazione del Piano, avvenuta il 13 marzo 2012, pena la decadenza delle proposte. Ebbene – aggiunge Bertucco - a distanza di 3 anni le proposte che non si sono ancora tradotte in convenzione e che, allo stesso tempo, non sono ancora state dichiarate decadute risultano essere 94 su 212». Fornendo cifre che sono diverse da quelle fornite dall’assessore (vedi articolo sopra) Bertucco prosegue affermando che «quelle dichiarate decadute sono 15, un numero che rimane invariato dal 2013, segno che la giunta non ha più preso decisioni in merito, mentre 42 sono in attesa della stipula in giunta e le convenzioni ufficialmente sottoscritte risultano essere una sessantina». Di qui l’ulteriore negativa al Piano, da parte del leader dell’opposizione: «Alla luce di questi numeri, - dice infatti Bertucco - della constatazione che il Piano degli Interventi è stato per molti aspetti sovrastimato rispetto agli effettivi bisogni di residenziale, commerciale e terziario della città, chiediamo una revisione generale del Piano degli Interventi per andare incontro alle effettive necessità della città e dei quartieri». Bertucco ha preannunciato un’interrogazione urgente su questo tema.
Bertucco Non c’è stata alcuna decisione di giunta sul Piano dopo il 2013