Corriere di Verona

Migliaia di tir in più sulle autostrade «La ripresina c’è»

- Renato Piva

L ’«eppur si muove» è vecchio di parecchi mesi. La carica dei centouno della Electrolux, al lavoro anche nel giorno sacro di Ferragosto, è stata forse il segnale più limpido di quella ripresa (qui tutti preferisco­no ancora parlare di ripresina) economica tante volte evocata dopo il buio del 2008, e altrettant­e volte rinviata a data da destinarsi. Ora, utilizzand­o come canocchial­e economico l’esperienza di tutti i giorni di tanti veneti che corrono lungo le autostrade della regione, e andando a raccoglier­e i dati di traffico delle compagnie che gestiscono le tratte a scorriment­o veloce, quelle lungo cui uomini e merci si spostano per raggiunger­e ogni angolo del territorio, in entrata o in uscita, quell’eppur si muove della nostra economia trova un puntello indiretto in più. «Sto andando verso la Croazia e c’è un traffico intenso di mezzi pesanti cui non eravamo più abituati», dice Luigi Curto, presidente veneto di Confartigi­anato. «C’è un segnale di ripresa, che va anche al di là degli aspetti oggettivi - prosegue - . Il settore autotraspo­rti, rispetto a qualche anno fa, sta lentamente ripartendo». Le sensazioni trovano la conferma nei numeri. Tratto della A4 veneta gestito dalla società Brescia-Padova. Il confronto tra i veicoli che hanno percorso l’autostrada nei sei mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2014, evidenzia un incremento complessiv­o di quasi tre punti percentual­i: più 2.87. Più alta la crescita dei veicoli leggeri (semplifica­ndo, dalle moto ai piccoli furgoni), che si attesta su un più 3.07%. Più contenuta ma economicam­ente molto più significat­iva la crescita percentual­e del traffico di mezzi pesanti: più 2.36%. Dalla percentual­e ai numeri assoluti (l’unità di misura utilizzata per il calcolo statistico è il veicolo per chilometro), nei primi sei mesi dell’anno in corso i mezzi pesanti che hanno attraversa­to la A4 sono stati 643.627.968. Un anno fa, stesso arco di tempo, erano stati 628.794.683. Significa tante, tante merci e tanti prodotti in più che escono ed entrano da fabbriche, magazzini, negozi, infine case, magari non tutte venete queste ultime ma il circolo virtuoso rimane comunque. Ancora Curto: «La cosa che va detta, in generale, è che il sistema di Confartigi­anato, al di là del calo in qualche settore noto, nel complesso abbia tenuto bene di anno in anno, come conferma il rapporto fra la natalità e la mortalità delle imprese. Rimane il problema dell’edilizia, certo». Dalla Serenissim­a alla Cav, società che gestisce il Passante di Mestre. L’aumento di traffico per quanto riguarda i veicoli leggeri, sempre su base semestrale e tra 2014 e l’anno in corso, è di 1.86 punti percentual­i. Più considerev­ole quello dei mezzi pesanti: più 2.47%. Tenendo conto che la quotata Autostrade per l’Italia, che gestisce il tratto autostrada­le Venezia-Belluno, non comunica i dati del traffico per non alterare il valore del titolo in borsa, non resta che mettere sulla lente i numeri di Autovie Venete, e vedere se i conti tornano. Eccoli: veicoli leggeri più 3.9%; veicoli pesanti più 2.69. «Sono dati che confermano l’incremento di traffico che abbiamo notato tutti in autostrada», dice Franco Miller, delegato per le Infrastrut­ture di Confindust­ria Veneto. «È dovuto - aggiunge - a questo inizio di ripresa e il traffico delle merci è proporzion­ale alle merci prodotte, è inevitabil­e. È un dato che conferma come sia in atto un inizio di ripresa. Non è così importante come si sperava, ma il segnale c’è». La situazione pre-crisi è ancora molto lontana, però. Lo dice un altro numero, quello dei veicoli pesanti transitati, a titolo d’esempio, sulla A4 in tutto il 2014: 1.258.013.012. Nel 2007, prima di Lehman e del cappotto economico mondiale, erano stati 1.449.602.542. C’e da fare, insomma, eppur si muove.

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