Corriere di Verona

«Arsenale, si decidano» L’ultimatum del sindaco

Il sindaco intende accelerare, la Contec replica: «Ci fa piacere che ora abbia fretta». Critico il Pd

- Lillo Aldegheri

Ultimatum di Palazzo Barbieri alla Rizzani de Eccher: diteci se questa ristruttur­azione dell’Arsenale la volete fare o no, e ditecelo in fretta, nel giro di pochi giorni. Nella prima giunta al rientro dalle ferie estive, Flavio Tosi ha affrontato ieri uno dei temi centrali della sua agenda, ovvero la sistemazio­ne e il riuso dell’ex Arsenale di Borgo Trento. Tre anni or sono, nel 2012, l’impresa friulana Rizzani De Eccher, assieme ai veronesi di Contec, presentò il suo project-financing in materia. Ci furono polemiche, discussion­i e contrasti. Dopo di che, Palazzo Barbieri chiese all’impresa di modificare il progetto: in primo luogo aumentando la parte dell’area destinata a rimanere pubblica (dal 30 al 70 per cento del totale) e poi riducendo la durata della concession­e in uso (ovvero la «correspons­ione di diritto di superficie») rispetto ai 99 anni fino ad allora previsti. E qui ci si è finora bloccati. L’amministra­zione aspettava il «sì» o il «no» dell’impresa già nella scorsa primavera. E nel luglio scorso, il sindaco Tosi aveva chiesto di stringere i tempi, aggiungend­o che se la Rizzani non fosse stata più interessat­a alla cosa, ci sarebbe stata un’altra impresa che avrebbe potuto subentrare nel progetto. Dopo di che sono arrivate le ferie, e non si è saputo più nulla. Ieri mattina, perciò, la giunta comunale ha dato mandato al sindaco di inviare una lettera ultimativa alla Rizzani De Escher, chiedendo di decidere rapidament­e.

Dall’altra parte della barricata però, si propone una lettura diversa della vicenda. «A dire la verità - spiega infatti Stefano Lappa, della Contec - noi stiamo lavorando sul tema, visto che la nuova ipotesi avanzata dal Comune, togliendo tutto l’uso privato della Corte Ovest e riducendo gli anni del diritto di superficie, ci ha costretto a rifare tutti i conti. E stiamo cercando di farli quadrare. Ricordo peraltro - aggiunge Lappa - che noi, il progetto lo abbiamo presentato fin dal 15 marzo 2012, e il giorno dopo eravamo pronti ad aprire il cantiere. Che oggi anche il Comune cominci ad avere fretta - conclude - non può che farci piacere…».

Più che perplesso sulla soluzione Rizzani De Escher continua invece a dirsi il Partito Democratic­o. Secondo il capogruppo Michele Bertucco, inf a t t i , «da ann i l’Amministra­zione promette il recupero del complesso attraverso un project financing: la proposta era stata presentata dall’allora assessore Vito Giacino e dal sindaco Tosi nel 2012 alla vigilia della campagna elettorale. Dopo sono stati presentati progetti irricevibi­li che prevedevan­o prima la cessione al privato dell’intero Arsenale per 99 anni, poi il recupero solo della corte centrale e della corte est. Infine – aggiunge – solo un silenzio che ormai dura da troppi mesi, e per questo abbiamo chiesto la convocazio­ne urgente della commission­e consiliare. Ricordo – conclude Bertucco - che il comune di Verona ha a disposizio­ne 12 milioni di euro per poter intervenir­e subito, per fermare il degrado mentre non è stato ancor a approva to il pi ano di gestione delle Mura, un’approvazio­ne che permettere­bbe, più facilmente di accedere ai finanziame­nti europei: ed anche l’Arsenale fa parte a pieno titolo del Parco delle Mura di Verona».

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 ??  ?? Il progetto Uno dei render presentati dalla Contec insieme alla Rizzani de Eccher per il recupero dell’ex Arsenale austriaco. Si attende di sbloccare la questione delle durate delle concession­i in uso (
Il progetto Uno dei render presentati dalla Contec insieme alla Rizzani de Eccher per il recupero dell’ex Arsenale austriaco. Si attende di sbloccare la questione delle durate delle concession­i in uso (

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