Agostini: «Raccontano una realtà, vanno discussi ma con le giuste parole»
Bruno Agostini, autore di Lella Costa e maestro elementare padovano famoso per i suoi talk show in classe, dice: «Qualsiasi cosa sia presente nella nostra vita e nella realtà che ci circonda va affrontata e discussa, non si può eliminare la discussione».
I libri parlano di teorie gender. Sono temi per bambini?
«Intanto bisogna essere informati: se vuoi comunicare certi temi devi sapere di cosa si tratta, non limitarti al nozionismo, sennò non fai formazione ma indottrinamento. L’altra regola è di coinvolgere i bambini nel dibattito: le domande sono più importanti delle risposte. E poi si deve ricorrere a un linguaggio consono alla loro età: non puoi usare le stesse parole rivolte agli adulti, è una violenza».
Come introdurre allora il tema?
«Partendo da quello che ti raccontano loro: io ho sentito questa storia, questa parola. La psicologia infantile non é semplice, chi tratta con i bambini dev’essere molto preparato, perché sono come cera, lasci un segno. Il problema non sono i libri oggi, le difficoltà cominciano quando i piccoli vogliono sapere cosa succede dopo. E allora bisogna fare formazione anche alle famiglie, perché se il bambino a scuola sente un concetto e a casa l’esatto contrario, sbanda. Se i maestri iniziano un percorso con gli alunni e non con i genitori, si crea una separazione».