Fares si è rotto il perone Tempi lunghi per il recupero
Da un lato l’infermeria si svuota, dall’altro gli infortuni non si azzerano nello spogliatoio del Verona. Nemmeno il tempo di registrare il rientro in gruppo di Filip Helander e Artur Ionita e il ritorno a piena disposizione (con tanto di esordio per una larga parte della gara giocata e persa a Marassi con il Genoa) di Federico Viviani, che l’Hellas ha perso Emil Hallfredsson, stoppato da una lesione miotendinea al bicipite femorale sinistro. Non ci sarà con il Torino. Ma un’assenza più prolungata sarà quella di Mohamed Fares. Il fantasista franco-algerino, uno dei talenti giovani che il Verona conta di lanciare in questa stagione, si è procurato, a causa di uno scontro in allenamento, una frattura al perone destro. Fares stava per tornare a disposizione di Andrea Mandorlini dopo aver riportato, nel corso del ritiro in Carinzia dei gialloblù, a Bad Kleinkirchheim, una distorsione alla caviglia sinistra. Per Fares ci sarà da aspettare qualche giorno, e dei nuovi esami specifici, per capire come intervenire e formulare una prognosi precisa. La certezza, tuttavia, è che i tempi perché possa ritrovare forma e condizione non saranno brevi. A Peschiera del Garda, intanto, il Verona prosegue la preparazione. Domenica c’è la sosta per gli impegni delle nazionali: Hallfredsson ha dovuto saltare le partite dell’Islanda con Olanda e Kazakistan, Ionita è rimasto al centro Paradiso, rinunciando alla convocazione per le gare della Moldavia con Austria e Montenegro. Rafa Marquez, invece, è volato negli Stati Uniti per le amichevoli del suo Messico. (m.f.)