Fuga e carambola in auto dopo il furto
Sorpresi a rubare sulle vetture in sosta, speronano una volante: due ladri arrestati
Sorpresi a rubare sulle auto parcheggiate in via Fleming da un carabiniere. I due nomadi saltano in auto al volo e si danno alla fuga, inseguiti dalla polizia. Un inseguimento a folle velocità tra le vie della zona industriale della città, mercoledì sera. Con tanto di incidente: l’auto dei malviventi (su cui viaggiavano altri due complici) sperona la volante e va a sbattere contro un altro veicolo in transito. In due vengono arrestati e sono in carcere, i complici fuggono.
L’allarme l’ha lanciato mercoledì, verso le 22, un appuntato dei carabinieri, all’uscita da un locale di via Fleming, in Borgo Roma. Libero dal servizio, ha riconosciuto i volti dei due uomini che si aggiravano con fare sospetto tra le auto parcheggiate in strada e ha chiamato la centrale. Si trattava di Bruno (36 anni) e Alessio (25) Hodorovic, nomadi del campo di Strada La Rizza, entrambi con precedenti.
Mentre parlava al telefono ha notato uno dei due che infrangeva il finestrino di una Fiat Bravo e si intrufolava nell’abitacolo mentre il secondo faceva da «palo». La zona era di competenza della questura e all’arrivo della volante, i due stavano già tentando un nuovo colpo su un secondo veicolo. Alla vista dei lampeggianti, sono saliti al volo sulla loro monovolume e si sono dati alla fuga a forte velocità, tentando di speronare l’auto della polizia. Anche il carabiniere si è messo all’inseguimento con la propria vettura privata.
I due Hodorovic viaggiavano insieme ad altri due complici: da via Fleming hanno proseguito a forte velocità fino in via Gioia, tentando di far perdere le proprie tracce tra le stradine della Genovesa. La volante e il carabiniere sempre dietro, fino in via Fermi. All’altezza dell’incrocio con Strada La Rizza, la monovolume ha tagliato la strada alla volante, speronandola. A seguito dell’impatto l’auto dei malviventi ha colpito anche il veicolo di una ragazza che stava transitando in zona e che si è ritrovata incolpevolmente coinvolta nella carambola improvvisa. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma l’inseguimento è proseguito a piedi in mezzo ai campi circostanti. I due complici sono riusciti a fuggire, Bruno e Alessio invece sono stati arrestati con le accuse di furto aggravato, resistenza e danneggiamento. Il più giovane ha dovuto rispondere anche di violenza a pubblico ufficiale per aver spintonato un poliziotto (giudicato poi guaribile in cinque giorni) nel tentativo di guadagnarsi la fuga. Una volta arrestato, ha accusato anche un lieve malore e si è reso necessario l’intervento dei sanitari del 118.
Difesi dall’avvocato Matteo Nicoli, ieri mattina i due sono comparsi davanti al giudice Giorgio Piziali per la convalida. In aula hanno ammesso i fatti. Il più giovane ha anche detto di aver incominciato a schiacciare sull’acceleratore perché non si era reso conto di essere inseguito dalle forze dell’ordine. Al termine dell’udienza il magistrato ha disposto per loro il trasferimento in carcere a Montorio in attesa del processo fissato al prossimo 24 settembre.
Recuperata anche la refurtiva: si trattava di un borsone da palestra rubato nell’abitacolo della Fiat Bravo e gettato in strada durante la folle corsa. È stato poi riconsegnato al proprietario che abita in Borgo Roma e che non si era accorto di nulla.