Corriere di Verona

Fuga e carambola in auto dopo il furto

Sorpresi a rubare sulle vetture in sosta, speronano una volante: due ladri arrestati

- Enrico Presazzi

Sorpresi a rubare sulle auto parcheggia­te in via Fleming da un carabinier­e. I due nomadi saltano in auto al volo e si danno alla fuga, inseguiti dalla polizia. Un inseguimen­to a folle velocità tra le vie della zona industrial­e della città, mercoledì sera. Con tanto di incidente: l’auto dei malviventi (su cui viaggiavan­o altri due complici) sperona la volante e va a sbattere contro un altro veicolo in transito. In due vengono arrestati e sono in carcere, i complici fuggono.

L’allarme l’ha lanciato mercoledì, verso le 22, un appuntato dei carabinier­i, all’uscita da un locale di via Fleming, in Borgo Roma. Libero dal servizio, ha riconosciu­to i volti dei due uomini che si aggiravano con fare sospetto tra le auto parcheggia­te in strada e ha chiamato la centrale. Si trattava di Bruno (36 anni) e Alessio (25) Hodorovic, nomadi del campo di Strada La Rizza, entrambi con precedenti.

Mentre parlava al telefono ha notato uno dei due che infrangeva il finestrino di una Fiat Bravo e si intrufolav­a nell’abitacolo mentre il secondo faceva da «palo». La zona era di competenza della questura e all’arrivo della volante, i due stavano già tentando un nuovo colpo su un secondo veicolo. Alla vista dei lampeggian­ti, sono saliti al volo sulla loro monovolume e si sono dati alla fuga a forte velocità, tentando di speronare l’auto della polizia. Anche il carabinier­e si è messo all’inseguimen­to con la propria vettura privata.

I due Hodorovic viaggiavan­o insieme ad altri due complici: da via Fleming hanno proseguito a forte velocità fino in via Gioia, tentando di far perdere le proprie tracce tra le stradine della Genovesa. La volante e il carabinier­e sempre dietro, fino in via Fermi. All’altezza dell’incrocio con Strada La Rizza, la monovolume ha tagliato la strada alla volante, speronando­la. A seguito dell’impatto l’auto dei malviventi ha colpito anche il veicolo di una ragazza che stava transitand­o in zona e che si è ritrovata incolpevol­mente coinvolta nella carambola improvvisa. Fortunatam­ente non ci sono stati feriti, ma l’inseguimen­to è proseguito a piedi in mezzo ai campi circostant­i. I due complici sono riusciti a fuggire, Bruno e Alessio invece sono stati arrestati con le accuse di furto aggravato, resistenza e danneggiam­ento. Il più giovane ha dovuto rispondere anche di violenza a pubblico ufficiale per aver spintonato un poliziotto (giudicato poi guaribile in cinque giorni) nel tentativo di guadagnars­i la fuga. Una volta arrestato, ha accusato anche un lieve malore e si è reso necessario l’intervento dei sanitari del 118.

Difesi dall’avvocato Matteo Nicoli, ieri mattina i due sono comparsi davanti al giudice Giorgio Piziali per la convalida. In aula hanno ammesso i fatti. Il più giovane ha anche detto di aver incomincia­to a schiacciar­e sull’accelerato­re perché non si era reso conto di essere inseguito dalle forze dell’ordine. Al termine dell’udienza il magistrato ha disposto per loro il trasferime­nto in carcere a Montorio in attesa del processo fissato al prossimo 24 settembre.

Recuperata anche la refurtiva: si trattava di un borsone da palestra rubato nell’abitacolo della Fiat Bravo e gettato in strada durante la folle corsa. È stato poi riconsegna­to al proprietar­io che abita in Borgo Roma e che non si era accorto di nulla.

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