Slepoj: «Creano solo confusione ai bambini e problemi alle famiglie»
Vera Slepoj, psicoterapeuta, è contraria ai libri «gender» a scuola: «I pregiudizi non li elimini spazzando via i valori portanti della storia dell’umanità. L’identità di genere esiste, così come esistono l’ovulo e lo spermatozoo, il ruolo paterno e materno, e nessuno può toglierli di mezzo».
Meglio non parlarne ai più piccoli?
«Ma no, crei loro solo confusione: come puoi spiegare a un bimbo dell’asilo la differenza di genere? Come puoi dirgli di usare i termini genitore 1 e 2 invece di mamma e papà? La parola mamma esiste in tutte le civilità, è inalienabile ed è la prima che il bambino pronuncia. Non si può cambiare l’universo, tantomeno le figure biologiche. La paternità ha altre caratteristiche e l’identità di genere è fondamentale per l’equilibrio di una persona, per capire chi sei e accettarti».
Se non questi libri, come fare?
«Bisogna rispettare la società in cui viviamo, non è il momento di creare altri problemi alle famiglie, già divise, allargate, frantumate. Questi temi non vanno trattati in modo fondamentalista ma facendo educazione sentimentale, insegnando a voler bene. La mentalità si cambia con l’armonia, l’accettazione del mondo gay deve passare per l’amore. E’ l’insicurezza affettiva che contempla solo accettazione o rifiuto».