Corriere di Verona

Brevetti, tecnologia e umanesimo «Così abbiamo resistito in 40 anni»

Innovazion­e, la laurea ad honorem padovana a Silvano Pedrollo

- di Marco de’ Francesco

Che la strada imboccata anni fa dal Cavaliere del lavoro e noto industrial­e Silvano Pedrollo fosse quella giusta, lo dimostrano alcuni fatti. «In quaranta anni,non ho mai licenziato nessuno, né ho chiesto un’ora di cassa integrazio­ne». Questo perché l’azienda, la Pedrollo spa, multinazio­nale tascabile delle elettropom­pe di San Bonifacio, è solida. Esporta il 90% del fatturato (155 milioni di euro l’anno scorso, +3% su base annua) in 160 Paesi; realizza 2,5 milioni di pezzi, suddivisi in 100 famiglie di articoli. Da anni, reinveste tutto in azienda; il 15% del fatturato è diretto all’innovazion­e, quota pari a 10 volte la media di settore. L’azienda, cioè, corre perché è sulla pista che porta al progresso.

Non sorprende, perciò, che l’uomo, 70 anni, abbia ricevuto ieri al Bo, l’ateneo patavino, la laurea magistrale ad honorem, in «Ingegneria dell’Innovazion­e del prodotto». Per il rettore uscente, Giuseppe Zaccaria, «Pedrollo è una figura esemplare di imprendito­re, e ci onora. E ciò non solo per il costante impegno della sua azienda nella ricerca tecnologic­a, ma anche per i valori che l’uomo esprime: attaccamen­to al Paese e al sociale». L’industrial­e, che dell’azienda che porta il suo nome è presidente e fondatore (1974), ha tenuto una lectio magistrali­s. «L’innovazion­e – ha sottolinea­to – non deve essere una moda, ma il fattore centrale della crescita. E le imprese innovative non si limitano a introdurre idee nuove, ma incidono sull’intero ambiente aziendale. Non solo evoluzione tecnica, ma modelli per competere, per posizionar­si meglio sul mercato e costruire alleanze». Ora l’orizzonte è globale. Per Pedrollo «l’innovazion­e di peso è quella che resiste al tempo»; ma per guadagnare spazio all’estero bisogna tutelare il proprio patrimonio di conoscenze. «Noi ci difendiamo con 150 brevetti». Pedrollo ha fatto esempi pratici: il modello Pkm60, il cui sviluppo, nel corso degli anni, ha comportato diversi progressi e aggiorname­nti sulle dimensioni, sulle macchine avvolgenti, sui condensato­ri, sull’albero motore con profilo scanalato e altro. In sintesi, si produce di più, più velocement­e e a costi inferiori. E poi c’è l’impegno sociale e umanitario. Con il Progetto Acqua sono stati realizzati in Africa «1.200 pozzi, che dissetano più di due milioni di persone, non più costrette a camminare per chilometri per bere, lavarsi e coltivare. L’obiettivo per il futuro è di proseguire su questa strada fino a installare diecimila pozzi».

Pedrollo, sposato con Olimpia Pizzolo, ha due figli: Giulio, ingegnere, amministra­tore unico di Linz Electric e ad dell’azienda di famiglia nonché dal 2013 presidente di Confindust­ria Verona; e Alessandra, dottore commercial­ista e altra ad dell’azienda. Silvano, già componente della giunta di Confindust­ria nazionale, è parte di quella veronese. Secondo lui, è ora che «istituzion­i politiche ed economiche, atenei e imprese si diano obiettivi di lungo termine per generare e rafforzare lo sviluppo».

La lectio magistrali­s «L’innovazion­e non deve essere una moda, ma il fattore centrale della crescita»

 ??  ?? Cerimonia Silvano Pedrollo, a sinistra, durante la cerimonia ieri al Bo; alle sue spalle, è riconoscib­ile il rettore Zaccaria
Cerimonia Silvano Pedrollo, a sinistra, durante la cerimonia ieri al Bo; alle sue spalle, è riconoscib­ile il rettore Zaccaria

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