Corriere di Verona

Cortile di Giulietta, nessun accordo

Nove mesi fa pareva cosa fatta, invece sull’annunciata «rivoluzion­e» è calato il silenzio

- Lillo Aldegheri

L’annunciata «rivoluzion­e» al cortile di Giulietta, al momento, è in fase di stop e qualcuno dice che ormai non se ne farà più niente. In effetti, da mesi e mesi sul progetto di spostare l’accesso al cortile (da via Cappello a piazzetta Navona, utilizzand­o l’ingresso del Teatro Nuovo) è sceso un silenzio assoluto. Quasi tombale. Eppure, nove mesi fa il progetto pareva ormai concepito, quasi all’unanimità. Ma nove mesi dopo, nessun «lieto evento».

E la «rivoluzion­e» al cortile di Giulietta? Ferma, immobile. E qualcuno dice che ormai non se ne farà più niente. In effetti, da mesi e mesi sul progetto di spostare l’accesso al cortile (da via Cappello a piazzetta Navona, utilizzand­o l’ingresso del Teatro Nuovo) è sceso un silenzio assoluto. Quasi tombale. Eppure, nove mesi fa il progetto pareva ormai concepito, quasi all’unanimità. Ma nove mesi dopo, nessun «lieto evento».

A fine gennaio scorso erano tutti d’accordo: la giunta, la maggioranz­a, buona parte dell’opposizion­e (che aveva contribuit­o all’intesa, in un’apposita commission­e di lavoro), la Polizia Municipale (che aveva più volte segnalato i problemi di ordine pubblico, per le code e le resse in via Cappello), i condòmini del cortile (che avevano ottenuto una bella fetta dei futuri incassi).

Proprio lì, però, non si è saputo cogliere… l’attimo fuggente. E adesso pare si sia ripiombati nel caos. Coi condòmini che sembrano di nuovo sul piede di guerra. E con una complicazi­one in più: una divaricazi­one di posizioni tra la proprietà del Teatro Nuovo (capitanata da Zeno Poggi) e la Fondazione Atlantide, guidata da Paolo Valerio. Una complicazi­one che sarebbe nata negli ultimi mesi, e che complica ulteriorme­nte le trattative.

«Ci stiamo lavorando» dice l’assessore al Turismo, Marco Ambrosini, che non vuole aggiungere una sillaba in più. Mentre Paolo Valerio non nasconde il proprio pessimismo («mi pare che si sia fermato tutto, peccato…»).

L’ex assessore Enrico Corsi, da parte sua, conferma che, per quanto gli è dato sapere, stando al di fuori della giunta, non si è più fatto alcun passo avanti, e ne addossa la responsabi­lità all’attuale Amministra­zione.

Il momento del crac, in realtà, risale probabilme­nte ai giorni precedenti le elezioni regionali. Tutti assicurava­no che, persa ormai la stagione estiva, si sarebbe partiti verso fine settembre. Ma settembre ci sta per lasciare, e non s’è mossa neppure una foglia. Perché? Come si diceva in un famoso film, «follow the money», proviamo a seguire la pista dei soldi. L’accordo sulla spartizion­e degli incassi (parliamo di milioni di euro, mica di noccioline) era stato faticosame­nte raggiunto in base alla proposta di Vittorio Di Dio: 70% al Comune, 20% a Paolo Valerio (che avrebbe gestito l’accesso dal Teatro Nuovo, attraverso una sorta di corridoio-museo, con mini-rappresent­azioni teatrali a beneficio dei turisti) e 10% ai condòmini privati.

Parevano tutti d’accordo. Poi però, proprio Corsi propose di garantire a Valerio un minimo di 750mila euro l’anno, anziché i 200mila concordati fino ad allora. E scoppiò il putiferio. Tra i consiglier­i comunali (contrario il Pd ma furibondi anche esponenti della maggioranz­a, come Di Dio, Salvatore Papadia, Francesco Spangaro, Giorgio Pasetto e altri). Tra i condòmini privati. E adesso, a quanto pare, anche tra la proprietà del Nuovo e Valerio. L’assessore Ambrosini assicura che si sta facendo tutto il possibile per andare avanti. Ma l’aria che tira non sembra affatto favorevole alla «rivoluzion­e». Che prevedeva, ai bei dì che furono, l’accesso al cortile da piazzetta Navona, con biglietto d’entrata a due euro e mezzo (oggi è gratis) per i circa due milioni di visitatori l’anno previsti.

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 ??  ?? Il Cortile di Giulietta Paolo Valerio di Fondazione Atlantide, durante uno dei sopralluog­hi della commission­e consiliare di Palazzo Barbieri al Cortile della Casa di Giulietta per il cambio di ingresso
Il Cortile di Giulietta Paolo Valerio di Fondazione Atlantide, durante uno dei sopralluog­hi della commission­e consiliare di Palazzo Barbieri al Cortile della Casa di Giulietta per il cambio di ingresso

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