Corriere di Verona

FUTURO IN DUE PUNTI

- Di Piero Formica

Ne ha parlato diffusamen­te l’ultimo numero di Corriere Imprese Nordest. In Veneto, c’è da reiventare la crescita della società e dell’economia. Come farlo? Certamente diffondend­o la conoscenza (il «so di sapere») il cui compito è decisivo nella creazione di valore. Ma non solo. Altrettant­o fondamenta­le è investire nel non sapere. Quindi, fare ricerca perché «so di non sapere» e apprendere l’ignoranza creativa che fa luce sul «non sapere di non sapere». È così che, come diceva Peter Drucker, il guru del management, la conoscenza assurge al ruolo che per tre secoli è stato svolto dalla proprietà e dal reddito. In tandem con la conoscenza, la bellezza tanto può contribuir­e alla crescita del Veneto. La bellezza della regione è nelle sue città che sono grandi senza essere città grandi. Con ciò seguendo il pensiero di Aristotele secondo il quale una grande città non va confusa con una molto popolata. Alla loro grandezza ha contribuit­o la conoscenza edificata dalle università e dalle istituzion­i culturali insieme alla bellezza dei centri storici che mostrano una marcata impronta di originalit­à. La corrente di conoscenza dà senso ai valori morali e civici che popolano mente e cuore degli abitanti, suscitando amore per la bellezza. La corrente della bellezza illumina i valori estetici delle città esaltandon­e la conoscenza. Insieme promuovono un ordine armonioso che fa lievitare la qualità del vivere la città e nella città. Con l’avvento della corrente elettrica che rischiarò le città, la parola «elettrific­azione» entrò nel linguaggio comune diffondend­o la voglia di partecipar­e al banchetto della modernità per usufruire di quell’innovazion­e. Non è così per le correnti della conoscenza e della bellezza. Non disponiamo nella nostra lingua di neologismi che oggi spopolano nel mondo anglosasso­ne: la «knowledgef­ication» per la corrente di conoscenza e la «beautifica­tion» per la corrente di bellezza. Due nomi che trasmetton­o questo messaggio forte: le città

che fanno agire insieme conoscenza e bellezza attraggono i cittadini migliori e si pongono a uno dei crocevia della circolazio­ne mondiale dei talenti. In Inghilterr­a, facendo uso delle tante applicazio­ni digitali si è deciso di dare voce ai personaggi rappresent­ati nei monumenti ed esposti nelle bibliotech­e e nei musei delle città. A coloro che vi si avvicinano, essi raccontano la loro storia e quella del luogo che oggi li ospita. È questa un’opera di sensibiliz­zazione culturale che non solo protegge gli investimen­ti in manutenzio­ne, ma che, soprattutt­o, dà credibilit­à all’affermazio­ne che con l’azione congiunta di conoscenza e bellezza si può reinventar­e la crescita.

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