Corriere di Verona

Idee che cambiavano i destini «Esempio di impresa etica»

- Marco ‘de Francesco

Poliedrico. Anche come imprendito­re. Ha lasciato tracce ovunque, mutando condizioni e destini di luoghi, aziende e persone. E ognuno, da rapporti personali, ha tratto impression­i diverse di Angelo Ferro. Per Guglielmo Bedeschi, presidente del gruppo manifattur­iero che porta il suo cognome, «era soprattutt­o un uomo perbene. Io lo conoscevo da ragazzo: uno leale, etico. Abbiamo fatto insieme delle operazioni, come col Gazzettino. Alla fine si è dimostrato un esempio di correttezz­a. Il suo capolavoro è stato l’Oic». Luigi Finco, presidente della Arneg di Campo San Martino (Padova), la vede così: «Era un uomo di idee. In Confindust­ria Padova, che ha guidato prima di me, dal 1981 al 1985, era riuscito a coinvolger­e gli associati in varie iniziative. A quel tempo non era semplice, perché l’industrial­e era soprattutt­o un individual­ista. Ma lui era sveglio, attivo. E sospetto che mi abbia scelto lui, come successore». La pensa così anche Massimo Finco, attuale presidente di Confindust­ria Padova: «Un uomo illuminato, di straordina­ri valori e rigore morale, che ci ha dato con semplicità e coerenza l’esempio di cosa vuol dire etica del fare impresa». E poi, sempre per Massimo Finco: «Ferro ha creato un colosso dell’industria alimentare». Si tratta della Pavan, l’azienda fondata nel 1946 dai fratelli Nico e Mario Pavan e poi guidata da Angelo Ferro (presidente) e dal nipote Andrea Cavagnis (ad). Per l’ex direttore di Confindust­ria Padova Enzo Cojazzi «lui e il nipote avevano fatto di quell’impresa un gigante di comparto». Il effetti il gruppo aveva chiuso il 2014 sfiorando quota 160 milioni, in crescita a due cifre; un anno fa è stato acquisito da un’azienda controllat­a da un fondo di equity. «Ferro è stato un importante imprendito­re» sintetizza il presidente degli industrial­i veneti Roberto Zuccato. E da Belluno, il presidente della territoria­le Luca Barbini ricorda che «nel 1966 Ferro è stato uno dei sei membri del Comitato promotore per la ricostituz­ione del Gruppo Giovani Imprendito­ri, diventando­ne il Presidente fino al 1972».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy