Amava l’arte e la musica «Un concerto per ricordarlo»
Una curiosità insaziabile, una tensione per il bello e il bene che si riverberava nella cultura. Anche nelle diverse espressioni dell’arte le prime domande che si faceva Angelo Ferro riguardavano la sfera etica, convinto che bello e buono coincidessero. Seguiva le parole di San Tommaso che ricordava che la bellezza «è lo splendore della verità». Incontrando gli artisti si abbandonava allo stupore, accompagnato in questo dalla moglie Sergia, storica dell’arte. «Amava molto la musica - ricorda l’attore Alberto Terrani, amico di famiglia - quando ascoltava un concerto la sua attenzione era profondissima, immersa nella felicità». Terrani è stato il marito di Lucia Valentini, il famoso mezzosoprano padovano scomparso nel 1998. «Il nostro legame iniziò negli anni Ottanta quando Angelo invitò Lucia a esibirsi a Lipari - ricorda - io gli mandai un programma molto rigido di soli quattro giorni. Rimase colpito dalla voce di mia moglie, noi fummo stupiti della sua accoglienza. Risultato: passammo le vacanze con lui e Sergia». Terrani dirige l’Accademia di Arte drammatica di Padova, nella quale si sono formati molti giovani artisti. «Veniva spesso a tenere lezioni - continua Terrani - ci seguiva con generosità e io gli davo suggerimenti su come si parla in pubblico, e su questo ci piaceva scherzare». «Era convinto del valore educativo della musica - ricorda Claudio Scimone, fondatore dei Solisti Veneti, che contava Ferro tra i consiglieri - e avevamo in lui il più acceso dei nostri sostenitori. Ferro e la moglie Sergia non perdevano uno dei nostri concerti a Padova. Capiva perfettamente le difficoltà di una struttura complessa come la nostra. Una visione rara, intrisa di umanità. Era in grado di vedere avanti: pensi che aveva programmato un concerto in novembre con Bocelli, entusiasta dell’idea. Non dimenticherò mai che ci diede i locali dell’Oic per le prove dei Solisti, l’unico a Padova». Come lo ricorderete? «Gli dedicheremo il concerto inaugurale del Veneto Festival, con il Requiem di Mozart”.