Friuladria, 10 nuove filiali L’offensiva in Veneto partirà dal Veronese
La crescita di Friuladria passa per il Veneto. Lo hanno detto ieri la presidente della banca pordenonese, parte del gruppo Cariparma-Credit Agricole, Chiara Mio e il direttore generale Roberto Ghisellini (nella foto) presentando il bilancio 2015. In utile netto per 34 milioni (+6% sul 2014) che consente di distribuire un dividendo di 1,2 euro ad azione a 15.700 soci. E l’espansione passerà anche attraverso l’apertura di 10 filiali in Veneto entro il 2018. Dato del tutto in controtendenza, in questo periodo; ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare, viste le difficoltà altrui, Friuladria non partirà da Vicenza e Treviso, ma dalla provincia di Verona. «A noi interessa – ha spiegato Ghisellini - la direttrice Verona-Vicenza-Treviso: vi avvieremo le prime aperture già nella seconda metà di quest’anno. Guardiamo poi con interesse alla Bassa Padovana. Puntiamo su zone con opportunità di crescita e dove le nostre quote di mercato non sono molto elevate. Partendo da Verona, dove la nostra quota provinciale è sotto l’1%». Scelta dovuta anche alla forza dell’ agroalimentare che la banca presidia con forza. Nel 2015 la banca al comparto ha dedicato quasi un miliardo dei 6,6 di impieghi totali, acquisendo 660 clienti e raggiungendo i 6.700 nel settore, equamente ripartiti fra le due regioni.
«La scelta di crescere in Veneto – ha chiarito la Mio – è nella logica dei numeri: il Veneto ha quattro volte gli abitanti del Friuli Venezia Giulia e gli spazi di mercato sono molto più ampi». In effetti, dei 20 mila nuovi clienti acquisiti nel 2015, 10.600 (53,4%) sono in Veneto e il numero di clienti retail totali presenti nelle due regioni si stia avvicinando (166 mila in Friuli Venezia Giulia, 142mila in Veneto); nel 2015, inoltre, l’istituto ha erogato 456 milioni in 4.300 nuovi mutui (+46,5%) dei quali 1.521 oltre Tagliamento e 2.732 in Veneto; anche nei prestiti personali il Veneto ha quasi raggiunto il Friuli con 16 dei 35 milioni erogati totali.