Confindustria Vicenza, la giunta sceglie Vescovi per la presidenza
Al costruttore tre voti su quattro. Caron: «Deluso dalla mancata discussione»
Luciano Vescovi è il nuovo presidente di Confindustria Vicenza. Il tesoriere dell’associazione, 53 anni, amministratore delegato dell’azienda di costruzioni di famiglia, è stato indicato ieri sera dalla giunta dell’associazione, con 33 voti su 44, come il successore di Giuseppe Zigliotto. Il suo avversario, l’imprenditore metalmeccanico Diego Caron, leader del raggruppamento di Bassano, si è fermato a 11 voti. Ora toccherà all’assemblea ratificare con l’elezione formale l’indicazione di Vescovi, nella riunione privata convocata il 18 aprile. La scelta di Vescovi è stata definita ieri sera in poco meno di un’ora. E il voto finale gli ha attribuito 3 voti su 4. Ad aprire la riunione, la relazione dei tre «Saggi» (Paolo Bastianello, Domenico Corà e Barbara Beltrame), che nelle scorse settimane avevano ascoltato 140 imprenditori, 300 con le indicazioni raccolte dai presidenti di sezione e raggruppamento. «Ho sottolineato che dall’esito dei cento colloqui fatti è uscito un confronto pacato e costruttivo. È importante in un momento molto delicato per la Confindustria vicentina», ha detto Bastianello all’uscita.
In giunta, d’altra parte, la maggioranza per Vescovi, candidato della continuità, era blindata. E questo oltre i due mesi di confronto durante i quali Caron aveva fatto leva anche sulla sovrapposizione di molti ruoli di vertice con quelli di Popolare Vicenza. Toccando lo stesso Vescovi, che siede nel cda della controllata Banca Nuova. Il nodo era stato risollevato la scorsa settimana da una lettera ai vertici romani di Confindustria dei tre imprenditori Alberto Zamperla, Flavio Gaianigo e Francesco Bernardi, che chiedevano «una serie e urgente riflessione» e le dimissioni dagli incarichi confindustriali di chi aveva il doppio ruolo. Ma quanto ha pesato il tema banca ieri? E la lettera di Zamperla? «Non abbiamo nemmeno affrontato il tema. E sono esternazioni di quando i giochi sono definiti e si cerca di sparigliare le carte», replica il leader regionale di Confindustria, Roberto Zuccato, all’uscita dalla giunta, dove ha votato da past-president. «C’è una condivisione ampia a sostegno di Vescovi - aggiunge - che conosco bene da quando era mio vicepresidente. Sui territori abbiamo bisogno di persone con capacità di dialogo con le categorie e con le altre territoriali di Confindustria e che trasmettere a livello nazionale il sentiment locale».
Per parte loro, mentre un emozionato Vescovi rimanda i commenti, Caron si complimenta con il rivale, ma si dice « Deluso » in tre sensi: « Mi aspettavo che i saggi avessero ben più di cento colloqui su 1.600 associati, che intorno all’elezione di un presidente ci fosse un minimo di confronto, così come ci fosse sui contenuti della lettera di Zamperla. Mi aspettavo ben altro coinvolgimento degli associati: il mio programma puntava su quello. Forse non sono stato capito. O forse ho sbagliato e più che su di loro mi sarei dovuto concentrare sulla giunta».