Corriere di Verona

Il radicchio, l’uva e i cibi smart «Sono buoni e allungano la vita»

Fenomeno editoriale, già alla quinta ristampa, il volume della giornalist­a Eliana Liotta rivela i 30 cibi che mantengono in forma e in salute. «Mimano il digiuno e inibiscono i geni dell’invecchiam­ento»

- di Francesca Visentin

Ci sono cibi super intelligen­ti: agiscono come i farmaci, proteggend­o e curando. E sono buoni. Gli «smartfood» alleati della salute (super intelligen­ti, appunto) saziano, non fanno ingrassare e allungano la vita. A rivelare i segreti di questi preziosi alimenti (e anche qualche ricetta) è la giornalist­a Eliana Liotta, che con Pier Giuseppe Pelicci e Lucilla Titta ha scritto il libro La dieta Smartfood (Rizzoli editore, 359 pagine, 16,90 euro). Volume ai vertici delle classifich­e, arrivato già alla quinta ristampa in due mesi, spiega in maniera scientific­a ma divulgativ­a la prima dieta italiana basata sugli studi più all’avanguardi­a di nutrigenom­ica, certificat­a e approvata dall’Istituto Europeo di Oncologia. Eliana Liotta oggi alle 18 sarà alla libreria Galla di Vicenza in una conversazi­one a due con lo chef Alessandro Dal Degan del ristorante «La Tana Gourmet» di Asiago, moderata da Luigi Costa.

Eliana Liotta, tra gli smartfood ci sono anche molti prodotti alimentari tipici della produzione agricola del Veneto...

«Sì, il radicchio rosso, gli asparagi, l’uva, ma anche i frutti di bosco, sono tutti cibi della longevità - rivela la giornalist­a - . Il radicchio rosso ha molecole fantastich­e, le antocianin­e, che proteggono il cuore. Gli asparagi sono ricchi di quercetina e hanno grandi proprietà diuretiche e antitumora­li. L’uva ha come molecola smart il resveratro­lo, i frutti di bosco sono considerat­i dei veri e propri “spazzini delle arterie”, spazzano via i grassi e ripuliscon­o dai radicali liberi fonte di declino cellulare. Inoltre massaggian­o le pareti dei vasi sanguigni rinvigoren­do la circolazio­ne»

Qual è il segreto di una

dieta smartfood?

«Con alcuni cibi mangiamo ed è come se non mangiassim­o. Le sostanze mimano il digiuno, sono capaci di provocare gli stessi effetti che ha la restrizion­e calorica sulle vie genet iche del la longevi tà: inibiscono i geni dell’invec- chiamento e accendono i geni della lunga vita. Sono alimenti speciali. Si dividono in «longevity smartfood» che attivano i geni della longevità, ad esempio le arance rosse, gli asparagi, i cachi, le ciliegie, la curcuma, le fragole, il radicchio, il tè verde. E i «protective

smartfood», cibi che allontanan­o l’obesità e molte malattie croniche, tipo aglio, cereali integrali, erbe aromatiche, legumi, olio, verdura. Con questa alimentazi­one non si ingrassa, ma si prevengono anche cancro, patologie cardiovasc­olari, metabolich­e e neurodegen­erative».

Da quanto tempo segue questa dieta?

«Seguo questa alimentazi­one da un anno, l’ho sperimenta­ta su di me prima di scriverne. Da quando mangio smartfood mi sento molto meglio. E non mi sono più ammalata»

Mangiare smartfood significa anche bandire la carne?

«La comunità scientific­a non ritiene che la carne vada bandita. Il consumo di carne rossa è da limitare, non più di due volte alla settimana. Ma in generale questa è anche «la dieta della libertà», non ha gabbie così rigorose, ci può essere una personale «festa» in cui concederci quello che più piace. L’importante è l’abitudine, la routine quotidiana, che deve prevedere verdura, frutta, legumi, cereali integrali, proteine. La scelta vegana è una scelta ideologica, che nulla ha a che vedere con la salute»

Qualche cibo spezza-fame salutare, ma anche buono?

«I cachi hanno grande potere antiage e prevengono l’ictus, poi le ciliegie, il cioccolato fondente. Ci sono ottimi integrator­i naturali, sono i semi oleosi, di girasole, canapa o lino, da mangiare nello yogurt o nelle insalate»

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Autrice La giornalist­a Eliana Liotta di fronte a un piatto che contiene alcuni dei principali cibi Smartfood

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