Corriere di Verona

Nuova stretta per le sale slot «Presto le regole sulle distanze»

E a San Martino tornano gli orari liberi nei bar «ma solo in via temporanea»

- L.A.

Palazzo Barbieri prepara una nuova delibera contro le sale-giochi e le slot machine. A palazzo Barbieri, il tema è stato affrontato ieri nella commission­e consiliare presieduta da Antonia Pavesi, e l’annuncio del provvedime­nto è stato dato dall’assessore all’Urbanistic­a, Gian Arnaldo Caleffi. Dopo l’ordinanza del sindaco Tosi per limitare gli orari d’uso delle «macchinett­e mangiasold­i» (dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22) adesso si punta ad imporre una distanza minima (si pensa ad almeno 500 metri) tra i locali che le ospitano (che sono moltissimi) ma anche tra quei locali e diversi luoghi definiti «sensibili», come scuole, chiese, case di cura, case per anziani e via dicendo.

«Non si può agire in base alle norme sul commercio – ha spiegato Caleffi – e allora useremo le normative sanitarie, legate alla prevenzion­e della ludopatia e forse anche quelle con cui si è limitata la presenza di friggitori­e e kebab in centro storico, per motivi di decoro legati alle insegne e alla pubblicità esterna».

Decisioni del genere, è stato rilevato ieri, nonostante gli immediati ricorsi dei titolari, sono state avallate negli ultimi tempi da diversi Tribunali amministra­tivi e dal Consiglio di Stato (a Bologna la distanza minima è stata fissata in un chilometro).

Quasi unanimemen­te a favore la commission­e, fatta salva la voce controcorr­ente ed antiproibi­zionista di Giorgio Pasetto (Lista Tosi), secondo il quale «proibire il gioco legalizzat­o è solo un aiuto alla criminalit­à organizzat­a, e al massimo sposterà alcuni locali dal centro storico ai quartieri della periferia. Meglio sarebbe capire i perché della ludopatia, aiutarne le vittime, ascoltare medici e psicologi». A questo scopo, peraltro, una nuovo riunione della commission­e è già stata fissata per oggi alle 13, alla presenza di esperti dell’Azienda Sanitaria Locale.

Giusto ieri, però, il Comune di San Martino Buon Albergo ha invece modificato in senso opposto (adottandon­e una più permissiva) l’ordinanza del gennaio scorso che limitava ad otto ore al giorno sia delle le sale slot e videolotte­ry sia l’accensione degli apparecchi da gioco nei bar e nelle tabaccheri­e. La nuova ordinanza si riferisce soltanto alle sale specializz­ate ed esclude dai limiti orari i bar e le tabaccheri­e, che dovranno, però, impegnarsi in prima linea nella lotta contro il gioco patologico. Secondo Lorenzo Verona, vicepresid­ente di As.Tro, la principale associazio­ne di gestori di apparecchi in Lombardia e Bolzano le normative «no slot» hanno causato solo «l’aumento dei giocatori patologici e un sostanzial­e aumento del business illegale», spiegando che il sindaco di San Martino, Valerio Avesani (FI) «ha accolto la nostra proposta ed ha emanato subito la nuova ordinanza in cui si distingue nettamente il gioco praticato nelle sale-giochi da quello - a piccola vincita - presente nei bar e nelle tabaccheri­e». «Nessun passo indietro - dice però Avesani - Abbiamo fatto un’ordinanza provvisori­a per dare tempo, circa una settimana, ai tabaccai e ai baristi del territorio di presentarc­i un progetto più ampi e che prevede tra le altre cose di formare i titolari degli esercizi in cui sono installate le slot machine, in modo che possano riconoscer­e eventuali persone a rischio ludopatia».

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Nuova stretta Le slot a non meno di 500 metri dai luoghi sensibili

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