Vinitaly promette nuovi record Inaugura Mattarella, ci sarà Renzi
E il premier incontrerà Jack Ma, l’uomo che controlla l’e-commerce in Cina
Che l’edizione numero 50 di Vinitaly sia destinata a entrare nella storia lo indica, fin da ora, la lista delle presenze già confermate: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atteso in fiera domenica 10 aprile, per l’inaugurazione. Lunedì 11 aprile, invece, spetterà al presidente del consiglio Matteo Renzi, che tra gli altri, incontrerà Jack Ma, fondatore e presidente del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba. «È la sfida digitale per il vino italiano», ha detto il ministro Martina.
Il direttore Mantovani Otto milioni di investimenti e mille buyer per essere sempre più internazionali Il ministro Martina Coniugare la nostra eccellenza enologica con la grande frontiera del digitale
Che l’edizione numero 50 di Vinitaly sia destinata a entrare nella storia lo indicano, fin da ora, la lista delle presenze già confermate. Per prima, quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atteso in fiera domenica 10 aprile, per l’inaugurazione. Va ricordato che mai nella storia ultracentenaria di Veronafiere un presidente della Repubblica aveva inaugurato una qualsivoglia esposizione nei padiglioni veronesi. Rimanendo nell’ambito istituzionale, lunedì 11 aprile, invece, spetterà al presidente del Consiglio Matteo Renzi rappresentare il governo italiano tra i padiglioni del Vinitaly. Se, invece, si guarda al business, lunedì mattina sarà anche il giorno dell’arrivo nei padiglioni di Veronafiere di Jack Ma, fondatore e presidente del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba che si incontrerà proprio con Renzi. «È un grande onore – ha detto il presidente di Veronafiere Maurizio Danese – ricevere quest’anno la visita del presidente della Repubblica Mattarella all’inaugurazione ufficiale della manifestazione, e altrettanto gradita ed importante sarà quella del presidente del Consiglio. Siamo consci della nostra grande responsabilità e per questo siamo già impegnati a costruire i prossimi 50 anni».
Cambio di rotta
D’altro canto questa nuova edizione del salone internazionale dedicato al vino, ai distillati e all’olio segna anche un cambio di orizzonte: dentro i padiglioni, maggior attenzione ai buyer e al business, mentre sarà la città ad ospitare eventi e degustazioni dedicati ai wine lover. Un cambio di rotta che si nota nella scelta delle date di Vinitaly che si terrà dal 10 al 13 aprile, niente fine settimana quindi per i non addetti ai lavori, e nel numero di operatori presenti. «Per il 2016 – ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – abbiamo investito 8 milioni di euro per aumentare il già alto tasso di internazionalità di Vinitaly: nel 2015, erano presenti 55mila operatori stranieri da 141 nazioni presenti, pari al 37% del totale. Quest’anno avremo mille buyer selezionati in più dall’estero, grazie al potenziamento dell’incoming, in particolare da Paesi target. Sarà una edizione di Vinitaly 3.0 anche grazie alla attività che farà il Ministero delle Politiche agricole e che prevede la presenza anche di Jack Ma di Alibaba».
Sfida asiatica
L’accenno del direttore Mantovani alla presenza del guru dell’e-commerce cinese non è affatto casuale: il sito di e-commerce cinese, infatti, rappresenta una vera e propria chiave d’accesso per la diffusione del vino italiano in Cina e nell’Oriente del pianeta. Per chiarire, Alibaba è una piattaforma che, al momento del suo debutto alla borsa di Wall Street, nel 2014, ha raggiunto una capitalizzazione pari a 245 miliardi di dollari, inferiore solo a quelle di Google e ad Apple e, nel 2015, ha realizzato ricavi pari a quelli di Amazon ed eBay messi insieme. Si calcola che Alibaba conti su 300 milioni di clienti e sia in grado di canalizzare l’80% degli acquisti via web della Cina. Per questo, il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, ieri alla conferenza stampa di presentazione di Vinitaly, ha sottolineato: «C’è una grande sfida che è coniugare la nostra eccellenza enologica con la grande frontiera del digitale, e su quest’asse vogliamo contribuire a fornire degli strumenti nuovi ai giovani delle nostre imprese vitivinicole. Veniamo da una grande esperienza di collaborazione con Veronafiere ad Expo, dove abbiamo realizzato il Padiglione del Vino, ora dobbiamo andare avanti consapevoli che l’internazionalizzazione è la grande chiave per la riorganizzazione e il successo del settore».
Record espositori
Nel 2015 l’export vinicolo italiano ha superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita del 5,4% rispetto al 2014. L’obiettivo è raggiungere i 7,5 miliardi di euro di esportazioni entro il 2020 e i 4.100 espositori presenti a Vinitaly, record storico per la manifestazione, e i 100 mila metri quadrati espositivi possono rappresentare un valido strumento. Ma il 50esimo Vinitaly non sarà solo business perché la città è pronta ad animarsi con quattro giorni di eventi dedicati al vino e ai suoi appassionati. Dall’8 all’11 aprile, tra piazza Bra, piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Arsenale austriaco, ci sarà la possibilità di scoprire cantine e produttori, partecipare a degustazioni e corsi, ascoltare concerti nel fuori salone Vinitaly and the City.