«Expo Venice, situazione critica» Salta il salone nautico di Venezia
Stop dell’Ucina all’evento. Gli organizzatori: «Scelta dolorosa, si farà nel 2017»
Gli avevano dato anche un altro nome chiamandolo «Yachting In Venice» superando il vetusto «salone nautico di Venezia». Doveva essere il fiore all’occhiello delle fiere di Expo Venice, ci aveva puntato fortemente anche Ucina, la Confindustria nautica, provocando più di qualche contrarietà da Genova. Da ieri sul padiglione di Marghera che doveva ospitare l’evento (dal 21 al 25 aprile) sventola invece la bandiera bianca. Niente esposizione, grandi barche ormeggiate alle banchine dell’Arsenale o nelle isole di Venezia, niente convegni e incontri con i migliori designer di tutto il mondo. «La situazione di criticità di Expo Venice ha reso di fatto impossibile gestire le tempistiche e gli standard che questa manifestazione deve garantire, ancor più laddove le recenti passate organizzazioni del Salone di Venezia hanno lasciato uno strascico negativo degli operatori del settore», comunica Ucina in una nota sferrando un duro attacco alla società veneziana che solo qualche settimana fa ha visto cambiare la compagine con l’ ingresso dell’ imprenditore Umberto Ronsisvalle.
«La scelta di rinviare la manifestazione è legata ai profondi cambiamenti che ci hanno interessato in queste settimane, a cominciare dal cambio di proprietà, con l’ingresso tra i soci di Venezia 4.0», cerca di stemperare le polemiche Expo Venice. Sulle spalle ha oltre tre milioni di euro di debiti( alcuni dicono che potrebbero essere anche il doppio ), mala situazione era precipitata alla fine di febbraio quando Finanziaria Internazionale Investments Sgr, gestore del fondo proprietario del padiglione di Marghera (che ha ospitato Aquae l’unica collaterale dell’Expo di Milano), partecipato al 100 per cento da Condotte ha ottenuto dal giudice civile di Venezia la convalida dello sfratto per morosità nei confronti della società. Expo Venice avrebbe pagato infatti solamente un paio di rate, accumulando un debito di oltre mezzo milione di euro. L’arrivo della cordata guidata da Ronsisvalle ha portato tre milioni di euro denaro fresco, ma pare che molti problemi siano ancora sul tavolo, da qui la decisione di spostare lo Yachting In Venice al 2017 non essendoci le condizioni per affrontare l’organizzazione. «Una scelta dolorosa ma necessaria», precisa il management.
In realtà se da una parte ci sono i problemi della società veneziana, dall’altra non mancano le difficoltà di Ucina di rispettare gli impegni presi. Al di là delle dichiarazioni della presidente Carla Demaria («Ucina ha il dovere di tutelare gli investimenti dei propri associati e per questa ragione si è resa necessaria la decisione di spostare l’edizione 2016 lavorando con orizzonti temporali più lunghi e maggiori certezze operative») ci sarebbero infatti problemi nel coinvolgimento nella manifestazione veneziana di un numero sufficiente di espositori. Pare che le perplessità di Genova ( che ospita lo storico salone italiano della nautica) abbiano pesato anche sugli imprenditori, tutt’altro che decisi a «sposare» la nuova avventura in laguna. Il dietrofront non ha fatto piacere al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro contrariato ad aver esposto la propria città a una figura tutt’altro che altezza del nome che rappresenta, anche se a parole c’è la massima collaborazione.
Se infatti Demaria rinnova la disponibilità a continuare la collaborazione «a condizione che la risoluzione positiva delle criticità di Expo Venice si ripristini in tempi brevi permettendoci di portare le nostre competenze e know how per l’organizzazione di un evento di alto profilo», dall’altra Brugnaro rinnova ala disponibilità della città a lavorare con l’associazione per l’organizzazione di Yachting In Venice 2017 e altre iniziative». Molto dipenderà da Expo Venice e dai nuovi soci che dovranno risanare i conti e rilanciare la società attraverso un uso più proficuo del padiglione di Marghera. Sulla vicenda in serata è intervenuto anche il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta: «Venezia, come ha rilevato anche il sindaco Brugnaro, ha tutte le prerogative per essere all’altezza di una manifestazione di primo ordine alla cui realizzazione guardiamo tutti con vivo interesse».