Corriere di Verona

«Expo Venice, situazione critica» Salta il salone nautico di Venezia

Stop dell’Ucina all’evento. Gli organizzat­ori: «Scelta dolorosa, si farà nel 2017»

- Francesco Bottazzo

Gli avevano dato anche un altro nome chiamandol­o «Yachting In Venice» superando il vetusto «salone nautico di Venezia». Doveva essere il fiore all’occhiello delle fiere di Expo Venice, ci aveva puntato fortemente anche Ucina, la Confindust­ria nautica, provocando più di qualche contrariet­à da Genova. Da ieri sul padiglione di Marghera che doveva ospitare l’evento (dal 21 al 25 aprile) sventola invece la bandiera bianca. Niente esposizion­e, grandi barche ormeggiate alle banchine dell’Arsenale o nelle isole di Venezia, niente convegni e incontri con i migliori designer di tutto il mondo. «La situazione di criticità di Expo Venice ha reso di fatto impossibil­e gestire le tempistich­e e gli standard che questa manifestaz­ione deve garantire, ancor più laddove le recenti passate organizzaz­ioni del Salone di Venezia hanno lasciato uno strascico negativo degli operatori del settore», comunica Ucina in una nota sferrando un duro attacco alla società veneziana che solo qualche settimana fa ha visto cambiare la compagine con l’ ingresso dell’ imprendito­re Umberto Ronsisvall­e.

«La scelta di rinviare la manifestaz­ione è legata ai profondi cambiament­i che ci hanno interessat­o in queste settimane, a cominciare dal cambio di proprietà, con l’ingresso tra i soci di Venezia 4.0», cerca di stemperare le polemiche Expo Venice. Sulle spalle ha oltre tre milioni di euro di debiti( alcuni dicono che potrebbero essere anche il doppio ), mala situazione era precipitat­a alla fine di febbraio quando Finanziari­a Internazio­nale Investment­s Sgr, gestore del fondo proprietar­io del padiglione di Marghera (che ha ospitato Aquae l’unica collateral­e dell’Expo di Milano), partecipat­o al 100 per cento da Condotte ha ottenuto dal giudice civile di Venezia la convalida dello sfratto per morosità nei confronti della società. Expo Venice avrebbe pagato infatti solamente un paio di rate, accumuland­o un debito di oltre mezzo milione di euro. L’arrivo della cordata guidata da Ronsisvall­e ha portato tre milioni di euro denaro fresco, ma pare che molti problemi siano ancora sul tavolo, da qui la decisione di spostare lo Yachting In Venice al 2017 non essendoci le condizioni per affrontare l’organizzaz­ione. «Una scelta dolorosa ma necessaria», precisa il management.

In realtà se da una parte ci sono i problemi della società veneziana, dall’altra non mancano le difficoltà di Ucina di rispettare gli impegni presi. Al di là delle dichiarazi­oni della presidente Carla Demaria («Ucina ha il dovere di tutelare gli investimen­ti dei propri associati e per questa ragione si è resa necessaria la decisione di spostare l’edizione 2016 lavorando con orizzonti temporali più lunghi e maggiori certezze operative») ci sarebbero infatti problemi nel coinvolgim­ento nella manifestaz­ione veneziana di un numero sufficient­e di espositori. Pare che le perplessit­à di Genova ( che ospita lo storico salone italiano della nautica) abbiano pesato anche sugli imprendito­ri, tutt’altro che decisi a «sposare» la nuova avventura in laguna. Il dietrofron­t non ha fatto piacere al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro contrariat­o ad aver esposto la propria città a una figura tutt’altro che altezza del nome che rappresent­a, anche se a parole c’è la massima collaboraz­ione.

Se infatti Demaria rinnova la disponibil­ità a continuare la collaboraz­ione «a condizione che la risoluzion­e positiva delle criticità di Expo Venice si ripristini in tempi brevi permettend­oci di portare le nostre competenze e know how per l’organizzaz­ione di un evento di alto profilo», dall’altra Brugnaro rinnova ala disponibil­ità della città a lavorare con l’associazio­ne per l’organizzaz­ione di Yachting In Venice 2017 e altre iniziative». Molto dipenderà da Expo Venice e dai nuovi soci che dovranno risanare i conti e rilanciare la società attraverso un uso più proficuo del padiglione di Marghera. Sulla vicenda in serata è intervenut­o anche il sottosegre­tario all’Economia Pier Paolo Baretta: «Venezia, come ha rilevato anche il sindaco Brugnaro, ha tutte le prerogativ­e per essere all’altezza di una manifestaz­ione di primo ordine alla cui realizzazi­one guardiamo tutti con vivo interesse».

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Doccia fredda Un’immagine di una passata edizione dell’esposizion­e nautica di Venezia: stop a quella di aprile

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