Corriere di Verona

Castro suona «Positivo» per la salvezza «La musica giusta per il mio Chievo»

L’argentino ha un cruccio: «Devo segnare anche lontano dal Bentegodi»

- di Matteo Sorio

Un talento che non pensava di avere: «Al Chievo mi sono scoperto ruba-palloni». Una profezia: «Il prossimo gol su azione degli attaccanti lo segna Floro Flores». E un tarlo: «Sin qui, tre reti. Tutte sotto la curva Nord del Bentegodi. È incredibil­e: con l’altra porta ci litigo proprio».

Lucas Castro, 26 anni, argentino di La Plata, mezz’ala che fa un po’ tutto. Segni particolar­i: nessun gialloblù recupera tanti palloni quanto lui, decimo nella speciale graduatori­a di A. «Merito di Maran, che ha tirato fuori questo mio lato sconosciut­o. E di alcuni esempi vicini: da gente come Hetemaj e Pinzi c’è di che prendere spunto. Io fin da piccolo pensavo ad attaccare e basta, col bene placito della filosofia argentina, ma in Italia ho capito che bisogna lavorare tutti».

Lavora sodo per il Chievo, Castro. Finora tre gol, tutti pesantissi­mi: Hellas (1-1, derby d’andata), Torino (1-0, andata) e Genoa (1-0, ritorno). In dote, 7 dei 35 punti pandorati. «E ne sono felice. Però segno solo in casa. Vorrei sbloccarmi anche in trasferta». C’è la trasferta di Genova, sponda Sampdoria, nell’orizzonte di Castro e del Chievo. «La Samp? Una delle squadre più forti per individual­ità. Si stanno trovando adesso, con i due ispiratori dietro la punta. Ci salteranno addosso dal primo minuto e dovremo essere pazienti».

Se Chievo vuol dire (anche) Castro, Samp vuol dire (anche) Cassano. «Sì, mi piacciono gli estrosi come lui, giocatori che metteresti sempre in campo. È tornato a essere un riferiment­o, Antonio. Però fa parte di quella schiera di campioni che possono incappare nella giornata storta: speriamo, altrimenti marcarlo diventa fastidioso».

All’andata, 1-1. E primo gol in A di Inglese. Dice, Castro: «Roberto è quello che mi ha sorpreso di più. Tiene palla, ha forza. Gli attaccanti così completi sono utili in ogni squadra». È utile, quasi indispensa­bile, pure il moto perpetuo del Pata. Che di Maran è un fedelissim­o. «Un maestro, per me. Quando sono arrivato in Italia, nel 2012, nessuno sapeva chi fossi e io non conoscevo una parola della vostra lingua. Lui m’ha fatto sentire subito accolto, tra l’altro spedendomi in campo più in fretta di quanto pensassi. Lo stimo molto».

Contratto fino al 2018, a Castro manca giusto una cosa. «Non riesco ancora a trovare compagni di squadra con cui mettere su una band». Suona la chitarra, lui. E ha già pronta la canzone per la salvezza del Chievo. «Si chiama Armando Quattrone, il pezzo è “Positivo”, l’ho scoperto per caso su internet e quando taglieremo il traguardo la metto su».

Sulla Samp Si sono ritrovati adesso, hanno grandi talenti

 ??  ?? Argentino Luca Castro, mezzala del Chievo, finora ha segnato tre gol in campionato. Gol pesanti che sono valsi ai gialloblù 7 dei 35 punti in classifica
Argentino Luca Castro, mezzala del Chievo, finora ha segnato tre gol in campionato. Gol pesanti che sono valsi ai gialloblù 7 dei 35 punti in classifica

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