Corriere di Verona

Export, a Verona agroalimen­tare e macchinari guidano la ripresa

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VERONA ( sam. nott.) Bene l’export agroalimen­tare, quello meccanico e del marmo; continuano a soffrire, invece, le esportazio­ni tessili e delle calzature, quelle dei mobili e la termomecca­nica. Si possono riassumere così i dati 2015 dell’export veronese che, l’anno scorso, ha messo a segno un aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente, per un valore complessiv­o pari a 10,1 miliardi di euro. Una crescita percentual­e che è leggerment­e superiore alla media veneta, ferma ad un + 5,3%, ma che si impone per distacco al +3,8 dell’export realizzato a livello nazionale. A trascinare le esportazio­ni veronesi il settore agroalimen­tare. L’anno scorso, l’insieme dell’export di alimentari, bevande e ortofrutta ha segnato una crescita dell’8,9%, per un controvalo­re di 2,7 miliardi. Da solo il settore agroalimen­tare rappresent­a oltre un quarto di tutte le esportazio­ni veronesi, cioè il 26,4%. Se si considera, invece, il singolo comparto, la leadership, a livello di export, spetta ai macchinari: le esportazio­ni della nostra meccanica valgono oltre 2 miliardi, con un aumento dell’8,7%. In ripresa il marmo che, dopo la crisi, l’anno scorso ha impresso alle esportazio­ni un’accelerazi­one del 10,8%, per un valore pari a 432,6 milioni. Tra le note dolenti, invece, si segnalano le persistent­i difficoltà a esportare del tessile, che cala del 6,6% pur rimanendo il terzo settore per valore delle esportazio­ni, del mobile che segna un -4,5% e del settore termomecca­nico che ha dovuto affrontare una dura crisi di sistema con una diminuzion­e dell’export del 6,3%.«Il treno riparte – ha detto il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello – e faccio i compliment­i alle nostre imprese che si sono rimboccate le maniche e a testa bassa sono andate a cercare nuovi mercati». In effetti, qualcosa è cambiato nella top ten dei Paesi in cui il sistema veronese esporta: è uscita la Russia, causa embargo, entrano la Croazia, la Polonia e la Svizzera. Al primo posto, irraggiung­ibile, sempre la Germania.

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