Delneri cambia: Toni punta unica e nuovo modulo
Delneri studia un 4-2-3-1 per la sfida al Carpi
VERONA Un Hellas-camaleonte per battere il Carpi. Gigi Delneri dipendente dal 4-4-2 che ha reso grandi le sue squadre migliori? Nient’affatto. E le prove che il Baffo sta facendo a Peschiera del Garda per preparare il Verona impegnato nella sfida-salvezza di domani al Bentegodi sono testimonianze chiare.
Giovedì, nell’amichevole con la Primavera, spazio per diverse soluzioni. Tra queste, a spiccare la formula con il 4-2-3-1. E, attenzione, la pista porta alla scelta di schierare uno solo tra Luca Toni e Giampaolo Pazzini. Favorito il primo, per questioni di fisicità soprattutto, e no alla coppia impiegata spesso da gennaio in avanti. Decisione definitiva? Questo no, e la rifinitura in programma oggi pomeriggio lascia aperta la soluzione dell’Hellas «due con». Però c’è l’ipotesi alternativa a prendere corpo e a suggerire che il Verona potrebbe essere impostato in maniera diversa per superare un Carpi che è avversario di grande tenacia.
A dirlo sono i numeri, con gli emiliani che nelle ultime dodici partite hanno perso soltanto per tre volte, e sempre con delle big: a Napoli, a Firenze – sorpreso all’ultimo secondo dal gol determinante di Zarate – e con la Roma, dopo aver opposto una fiera resistenza a rivali di vertice. Lo sa Delneri, e il messaggio l’ha già inviato ai suoi, per non cadere nel crollo di concentrazione costato carissimo con Udinese e Sampdoria.
Tutti sulla corda, quindi, nel Verona che, in settimana, ha recuperato una lunga sequenza di acciaccati. Vangelis Moras è a disposizione, e con lui pure Artur Ionita e proprio Pazzini, che hanno messo da parte i guai fisici accusati in questi giorni. Con il Carpi è atteso il rientro nella lista dei convocati di Federico Viviani: l’operazione alla caviglia è un ricordo, per quanto la condizione non sia delle più brillante. Una carta aggiuntiva per Delneri, che intanto ha sperimentato anche il 4-3-3 e che conterà sul goleador a sorpresa Pisano per dare l’assalto al fortino di Fabrizio Castori. Pisano ha smaltito un attacco febbrile e ci sarà.
L’assetto varabile voluto dal tecnico gialloblù ruota attorno a Leandro Greco, tornato titolare con la Fiorentina: lui in appoggio a Toni, con il Verona che, in questa maniera, più agevolmente andrebbe a distendersi secondo i canoni di quel 4-5-1 che al Franchi ha convinto il colto e l’inclita. Non ci sarà, invece, Juanito Gomez: fuori dalla lista dei convocati a Firenze, relegato tra le fila della formazione Primavera giovedì, l’argentino, ieri, riporta il bollettino emesso dal club di via Belgio, è stato stoppato dalla lombalgia. I suoi spazi nell’Hellas si sono ridotti fortemente. A non averne pressoché mai avuti è Claudio Winck, che in queste ore ha salutato gli ormai ex compagni del Verona. Tornerà in Brasile, all’Internacional di Porto Alegre, la società da cui era stato prelevato in prestito dall’Hellas l’estate scorsa. In seguito sarà girato alla Chapecoense. Di lui in gialloblù resterà il ricordo del gol allo scadere nel turno di Coppa Italia vinto con il Pavia: fu la prima vittoria di Delneri.
Altre sono svanite in seguito, due sono state ottenute con Atalanta e Chievo. La terza va colta con il Carpi per continuare a credere in un miracolo chiamato salvezza.