Baglioni e Morandi: fan da tutta Italia sfidano la pioggia
Pioggia e code non hanno fermato i fan dei due cantanti storici che ieri hanno chiuso il loro tour in Arena, aprendo la stagione dei concerti di Verona C’è chi è partito all’alba da Napoli, chi non si perde un live e chi porta i figli
La festa comincia in mattinata, con una postazione fissa che accoglie i fan dei «Capitani Coraggiosi» pronti a scattare «selfie» davanti ai poster dei loro idoli o a lasciare una dedica sul libro speciale che poi verrà consegnato agli artisti. Un libro che con loro ha girato l’Italia per una tournée che si è chiusa proprio ieri sera in Arena. Ed è stato un concerto memorabile - nonostante la pioggia - per la «ciurma» di capitan Gianni Morandi e capitan Claudio Baglioni, arrivata proprio da tutta Italia per cantare in coro (ancora una volta) decine di canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. «Questo è il quarto concerto del tour che vediamo - raccontano fiere le padovane Elisabetta e Paola, in coda dal pomeriggio fuori dall’anfiteatro di piazza Bra - siamo cresciute con la loro musica, in particolare ascoltavamo “Signora Lia” di Baglioni quando eravamo bambine».
Anche la vicentina Maria Ada è una fan della prima ora, anche se, per lei, quella di ieri sera è stata un’occasione per vedere dal vivo soprattutto l’idolo di sempre Gianni Morandi: «Lo seguo da cinquant’anni - spiega - dai tempi di “Andavo a cento all’ora”, quando eravamo entrambi ragazzini». In coda per Morandi e Bagio glioni (con un biglietto di prima fila in tasca), c’è anche Francesca, napoletana di Afragola, arrivata a Verona con la sorella Maria Grazia: «È l’undicesima volta che li vedo in questa tournée - esordisce la donna, che poi mostra un tatuag- sul braccio che recita “La vita è adesso”, celebre brano di Baglioni - sono una fan sfegatata di Claudio, lo seguo ovunque. Quest’anno l’ho già visto in concerto quattro volte a Napoli, poi a Milano, Roma e ora sono qui a Verona. I concerti
sono sempre uguali, ma le emozioni cambiano, per questo non mi fermo mai. Ho visto circa duecento concerti di Baglioni negli anni, anche all’estero, all’Olympia di Parigi».
Difficile fare meglio di lei, soprattutto per chi ieri era al primo concerto dei Capitani Coraggiosi, come i perugini Mirabella e Marcello («li ascoltiamo da sempre, per noi è un sogno vederli sullo stesso palco») o come le giovanissime Alessandra e Roberta, di 17 e 14 anni, che sono arrivate da Salerno insieme alla mamma Simona: «Siamo partite all’alba per questo concerto. Quando le mie figlie erano piccole, le facevo addormentare cantando “Ninna nanna nanna ninna” di Baglioni». Altra fan giovanissima (gli ammiratori in coda in piazza Bra prima del concerto erano soprattutto donne di mezza età) è Agnese, viterbese di 15 anni, accompagnata da tutta la famiglia: «Ci godiamo il concerto - racconta mamma Paola - e poi restiamo qui qualche giorno. Il ponte del 25 aprile è perfetto per passare una vacanza in una bella città con i miei idoli musicali». Giustina, Annalisa, Fabrizio e Adriano, provenienti da Parma e Milano, giocano a trovare le differenze tra i due cantanti: «Per noi Baglioni è un grande artista e Morandi un grande uomo, uno che dopo il concerto si ferma a chiacchierare con i suoi fan, senza darsi arie. Lo amiamo per questo». E, per questo, continueranno a far parte della «ciurma» dei Capitani coraggiosi.