Corriere di Verona

Chievo a Bergamo con una missione: stupire ancora

Chievo a Bergamo per continuare a stupire. I dubbi di Maran per l’attacco: «Un bel casino...»

- Sorio

«Rompiballe? Sì, mi piace». Rolly Maran e il suo Chievo vogliono tenersi incollata quell’etichetta lì per altre quattro partite. Oggi: l’Atalanta, a Bergamo. Domani: Fiorentina, Roma, Bologna. Si scivola negli ultimi 360 minuti di giostra. E il Chievo ci scivola con la faccia beata di chi vorrebbe continuare a divertirsi.

Rispetto agli ultimi anni, la trama dei titoli di coda clivensi è tutta un’altra storia. Ottavo posto, 48 punti. Si guarda in alto. E a quello che fanno le altre: la Lazio, a pari quota ma sotto il Chievo per differenza reti negli scontri diretti (5-4 gialloblù) fa visita alla Sampdoria mentre il Sassuolo, settimo a 49, bussa al Torino. «Guardiamo a noi stessi», precisa da copione Maran. Il suo biglietto da visita, all’Atleti Azzurri d’Italia, è il trend di un mese e mezzo da copertina: 4 vittorie (Samp, Palermo, Carpi, Frosinone), due pareggi (Milan, Udinese) e appena due reti incassate.

«Mi piace pensare che tutti si stupirebbe­ro, adesso, se il Chievo sbagliasse approccio». Piace pensare, a Maran, che la fame di punti si plachi soltanto al fischio finale dell’ultima giornata. E allora, sotto con l’Atalanta di Edy Reja. Un’Atalanta da 38 punti. Vogliosa di mettersi in sicurezza. Ma appesa pure ai propri sbalzi di gioco e d’umore (vedi i 16 gol presi nell’ultimo quarto d’ora, record negativo di A).

La formula bergamasca è un 4-2-3-1 che rilancerà probabilme­nte Diamanti. Sarà lui il perno-fantasia, insieme a Kurtic e Gomez, nell’ispirare Borriello (tre centri negli ultimi 180’). Mentre sarà Birsa, di qua, l’apriscatol­e della trequarti pandorata. «Ci attende un pomeriggio tosto, molto difficile, perché l’Atalanta è vicina a tagliare il traguardo e quando vedi l’obiettivo, lì a due passi, dai sempre qualcosa in più».

La pensa così, Maran. Lui che deve pensare soprattutt­o a dirimere alcuni dubbi. Parliamo di formazione. Dietro: Gamberini è ok, Spolli potrebbe tornare a sedere. In mezzo: Radovanovi­c c’è, Castro idem, Hetemaj giocherebb­e la 150esima partita in gialloblù e così la conferma di Rigoni, dopo l’eurogol al Frosinone, è tutt’altro che scontata. L’uomo di Trento, però, lascia intendere che il traffico di punti di domanda si affastella là davanti. Nel senso che stanno tutti bene. Incuriosis­ce Floro Flores, che s’è appena sbloccato dopo 7 mesi d’astinenza dal gol. Gongola Pellissier, che bastonando due volte il Frosinone s’è issato a quota 98 reti in A. Scalpita il solito Meggiorini, al rientro dopo la squalifica. E alza il ditino pure Inglese, ansioso di riassapora­re un’esultanza che manca dal novembre scorso. «La coppia d’attacco? Bel casino…». E dietro la battuta di Maran c’è tutto il relax di un Chievo che cerca il suo posto al sole.

Maran Ci attende un pomeriggio molto tosto

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