D’ Arienzo e le alleanze «Non escludiamo a priori i partiti della sinistra»
( «Ho condiviso la linea della segreteria, ma in vista delle comunali di Verona, il prossimo anno, è giusto chiarire le cose nel modo migliore». Vincenzo D’ Arienzo, deputato veronese del Pd e punto di riferimento dell’area-Orfini, che fa parte della maggioranza del Partito, prende spunto dal documento approvato dall’assemblea del suo partito per mettere alcuni puntini sulle «i». A partire dal tema delle alleanze. «Sono convinto – dice D’ Arienzo – che faremo fatica a trovare un’alleanza con tutti i partiti della sinistra: ma perché dovremmo proprio noi escluderlo a priori?».
D’ Arienzo fa alcuni calcoli, e aggiunge che «a quell’area, se uniamo un pezzo di elettorato Pd i sondaggi attribuiscono un potenziale di voto attorno al 10 per cento. Perché dovrebbe essere proprio il Pd a consentire una saldatura tra tutti quei gruppi e quei movimenti, anziché cercare, almeno inizialmente, di dialogare con loro? Ed una posizione di chiusura rischia di alimentare l’avversione al Pd, tra i nostri stessi elettori».
Da quei settori però sono arrivate critiche pesanti al partito di Renzi, mentre il segretario Alessio Albertini spiega chiaramente che «al primo turno il Pd andrà da solo, mentre al ballottaggio sarebbe suicida, per puro anti-tosismo, rinunciare a conquistare Verona » . D’ Arienzo riflette un attimo poi spiega che «è vero, e lo ripeto, che non sarà semplice conquistare i voti dell’intera sinistra: ma è una sfida che l’area riformista non può non lanciare. Ricordiamoci che sulla nostra strada, oltre al recente referendum sulle trivelle, ci sono le amministrative tra pochi mesi in molti comuni, e poi il referendum d’autunno: vogliamo lasciare che a sinistra si saldino tutte alleanze contro di noi? Dopo di che, sono d’accordo che il candidato sindaco sia scelto con le primarie». Ma quale sarebbe il candidato sindaco migliore? «Un candidato- risponde D’ Arienzo – che venga dall’area moderata ma che sappia conquistare voti sia al centro che a sinistra. Che è la vocazione del nostro partito e la soluzione migliore per Verona».
Concordo: il candidato sindaco sia scelto con le primarie