Villa Pullè, il presidente dell’Inps telefona al sindaco Parte del parco al Comune, un albergo nell’edificio del ’700
(l.a.) Potrebbe essere vicina la svolta per la lunghissima e tormentata vicenda di villa Pullè, a Chievo. L’area, come si sa, è divisa in tre porzioni: parte del parco è comunale, un’area è della Provincia e la splendida villa settecentesca è nelle mani dell’Inps. Proprio il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha telefonato ieri al sindaco Flavio Tosi, spiegandogli di aver ricevuto la documentazione inviatagli nei giorni scorsi, su questa vicenda, dall’assessore Alberto Benetti e assicurando che entro pochi giorni farà pervenire una proposta in merito. In pratica, l’Inps dovrebbe cedere al Comune la parte di parco verso il paese, consentendo l’abbattimento del muro e creando un «unicum» parco-piazza che sarebbe davvero spettacolare dal punto di vista paesaggistico. L’Inps provvederebbe anche alla sistemazione dell’intero, grande parco. In cambio, l’Istituto previdenziale potrebbe ottenere dal Comune il permesso di valorizzare la villa (trasformandola, secondo indiscrezioni, in area ricettiva, ovvero in un albergo-ristorante, con zona di «cura alla persona» e riservandone una parte a uso culturale) impegnandosi, in caso di vendita, a garantire ai cittadini l’accesso al parco e l’uso gratuito di un salone per eventi. La proposta di Boeri, sulla base delle indicazioni date anche dall’assessore Benetti, potrebbe quindi davvero segnare l’attesissima svolta. Su questo tema, proprio martedì sera alle 20.30, è in programma un incontro (cui probabilmente parteciperà lo stesso Benetti) nella sala parrocchiale di Chievo per un «confronto con le autorità – dice l’invito – sulla disperata situazione di un grande parco cittadino».