Corriere di Verona

Domani il Milan, Delneri saluta la serie A, ma non ancora l’Hellas «Troppo pochi punti all’andata. Il mio futuro? Parlerò con la società»

- (m.f.)

Domani è il Milan. Il domani è la Serie B. Retrocessi­one destinata a scattare con l’agro supporto dell’aritmetica, per il Verona, in chiusura ad una stagione sciagurata in cui l’Hellas si è attardato presto e non ha più saputo recuperare: «Dopo il girone d’andata era difficile farcela. Con 8 punti la rincorsa era durissima». Gigi Delneri saluta la A ma non ancora il Verona, perché «parleremo con la società» e perché «le indiscrezi­oni giornalist­iche fanno parte del gioco e le accettiamo». Nelle prossime settimane il Baffo incontrerà Maurizio Setti. Allenatore e presidente metteranno a confronto i rispettivi programmi e prenderann­o una decisione. Poco probabile che Delneri sia confermato. Per un tratto della propria gestione ha ridato ordine tattico e organizzaz­ione all’Hellas, ma quando la rimonta, dopo la vittoria nel derby con il Chievo, era parsa essere più di una semplice chimera, il Verona si è squagliato, perdendo tutti gli scontri diretti, in cui ha offerto prestazion­i desolanti. L’Hellas ha ceduto all’Udinese, è stato umiliato dalla Sampdoria, superato dal Carpi e dal Frosinone, che hanno sbancato il Bentegodi: «Abbiamo pagato lo sforzo compiuto per rimanere agganciati alla rincorsa salvezza – dice Delneri – e consumato molte energie. Ci sono state anche buone gare, penso alla trasferta di Bologna, e con l’Empoli avremmo meritato un risultato diverso. Ormai bisogna essere realisti. Non so se sarà con il Milan, visto che dipendiamo anche da quel accadrà su altri campi, da quel che farà il Carpi: siamo in B». I progetti del prossimo Verona, assicura Delneri, si traducono in un principio: «Essere competitiv­i per tornare subito in A, la categoria in cui l’Hellas dovrebbe stare con continuità, quella che spetta alla città, al pubblico». La categoria che il Verona è sul punto di perdere dopo tre annate e, nell’ultima di queste, un percorso disastroso. Delneri, tuttavia, osserva: «Cerchiamo di tenerci quanto di buono ci può essere stato anche in un campionato come questo. Come la crescita di alcuni giovani». Da vedere, peraltro, se la società di via Belgio, sui ragazzi che sono maturati quest’anno, conterà sul piano tecnico o su quello della cassa. Pierluigi Gollini, lanciato in pianta stabile da Delneri, si è ritagliato una folta schiera di ammiratori. Con il Milan ci sarà lo stimolo extra della sfida a distanza con Gianluigi Donnarumma: «Fa piacere che ci siano giocatori così, in grado di rinverdire la tradizione che ha nel loro ruolo l’Italia – chiosa Delneri –. Gollini è migliorato, ora tocca a lui confermars­i. Credo che abbia le qualità per farlo, sia fisiche che come volontà». Se il Verona deciderà di non cederlo, Gollini può essere uno dei primi perni dell’Hellas 2016-2017. Quello che avrà il dovere di rincorrere la A perduta. Con o senza Delneri.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy