Goldin e Bubola l’impressionismo con parole e musica
Si apre il sipario sull’Impressionismo: entra nel vivo il tour nei teatri di Marco Goldin per presentare la sua prossima mostra trevigiana, con la quale festeggia il ventennale di Linea d’Ombra. Martedì al Teatro Ristori di Verona e mercoledì al Teatro Verdi di Padova, il curatore e critico d’arte svelerà 40 dei 120 capolavori che saranno esposti a Santa Caterina dal 29 ottobre. Il racconto - perché le «Storie dell’impressionismo» si svelano allo spettatore come un racconto - parte da Ingres, Delacroix e i grandi francesi di inizio Ottocento; passando per la seconda generazione di Corot e Courbet arriva agli impressionisti e Monet, per finire con Van Gogh, Gauguin e Cézanne. È un viaggio fra nature morte e paesaggi, ritratti e figure en plein air. «La serata si apre con un dialogo – afferma Goldin -. Due uomini conversano del giardino dell’infanzia, quello del quotidiano, e il giardino in cui il tempo è eterno e lo spazio infinito. Sono i giardini di Monet, quello di Argenteuil quando i suoi figli erano bambini, e quello di Giverny con le ninfee». Come un’interpunzione fra un quadro e l’altro arrivano melodie e canzoni composte appositamente: «La musica è importante e intensa», sottolinea il curatore. I prossimi appuntamenti col Generali Tour sono a Verona e a Padova. L’ingresso agli spettacoli è libero fino a esaurimento posti e non sono previste prenotazioni; le porte dei teatri aprono alle 19.45, l’evento inizia alle 20.45.