Corriere di Verona

La Liberazion­e tra memoria e turismo

Fiaccolate e celebrazio­ni. E per il 25 Aprile musei e monumenti restano aperti

- E.P.

Si parte con una fiaccolata stasera ad Avesa sulle tracce delle cave utilizzate come nascondigl­i nella seconda guerra mondiale, ma il clou delle celebrazio­ni per la festa della Liberazion­e sarà domani. Dalle 9.30, in piazza Bra, si svolgerà la messa, poi l’alzabandie­ra e la deposizion­e delle corone di fiori ai monumenti dei caduti. In Gran Guardia le celebrazio­ni con le autorità. In occasione del 25 aprile, i monumenti e i musei della città saranno aperti.

Una fiaccolata per non dimenticar­e. Inizierann­o questa sera alle 20 ad Avesa le celebrazio­ni del 71esimo anniversar­io della Liberazion­e. E partiranno dalla frazione che nel 1993 ha fatto guadagnare alla città la medaglia d’oro al valor militare «per la solidariet­à del popolo di Avesa nello sgombero dell’immensa polveriera tedesca con la salvezza della città». L’appuntamen­to è alle 20 al monumento ai caduti della frazione e da lì i partecipan­ti sfileranno fino alle vecchie cave che nel corso della Seconda Guerra Mondiale avevano nascosto il tritolo dell’esercito tedesco, fatto esplodere la mattina del 26 aprile 1945. Se la cava non fosse stata parzialmen­te sgomberata grazie al coraggio dei cittadini, il bilancio della Liberazion­e veronese sarebbe sicurament­e stato ancora più tragico. Una giornata che verrà ricordata domani mattina, a partire dalle 9.30 con la celebrazio­ne della messa in piazza Bra. Alle 10.15 seguirà la cerimonia dell’alzabandie­ra, alla presenza delle autorità civili e militari della città; poi la deposizion­e delle corone in piazza Viviani, alla targa dei Caduti della battaglia in difesa del palazzo delle Poste e alla Sinagoga, davanti alla targa in memoria della medaglia d’oro Rita Rosani.

A seguire in piazza Bra la deposizion­e delle corone al monumento ai Caduti di tutte le guerre, al monumento al Partigiano e alla Targa dei Deportati nei campi di sterminio. In Gran Guardia la cerimonia ufficiale alla quale saranno presenti le principali autorità istituzion­ali cittadine, con gli interventi del Prefetto di Verona Salvatore Mulas, dell’assessore comunale Gian Arnaldo Caleffi e del consiglier­e provincial­e Gaetano Nicoli. Successiva­mente prenderann­o la parola il presidente della Consulta Giovanile e gli oratori ufficiali della manifestaz­ione Giuseppe Muraro e Vittore Bocchetta. Al termine la consegna delle «Medaglie della Liberazion­e», concesse dal ministero della Difesa con l’Alto patrocinio della Presidenza della Repubblica. In occasione del «ponte» è previsto l’arrivo di migliaia di turisti in città. «Purtroppo siamo un po’ penalizzat­i dalle previsioni meteo che hanno «frenato» un po’ le prenotazio­ni - commenta il presidente degli albergator­i Giulio Cavara -, ma dal lato opposto abbiamo beneficiat­o del grande concerto di Baglioni e Morandi in Arena. Spettacoli unici come questo e quelli di Adele o Gilmour hanno ricadute importanti­ssime per tutta la città». E tra oggi e domani, rimarranno aperti musei e monumenti. Castelvecc­hio, Arena e Casa di Giulietta resteranno aperti dalle 9 alle 19; la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e la Torre dei Lamberti, invece, seguiranno il solito orario 11-19.

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L’omaggio ai caduti La deposizion­e di una corona di fiori in Bra durante una festa della Liberazion­e

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