Corriere di Verona

Ryanair atterra a Venezia «Rotta per l’Inghilterr­a E il Catullo ci soddisfa»

- Davide Tamiello

Ryanair atterra a Venezia. E non via Treviso, come finora ha sempre fatto la compagnia irlandese di voli low cost, ma proprio al «Marco Polo». Si parte a settembre con la rotta Venezia-Bristol, tre voli a settimana. Ma sarà solo l’inizio, come spiega Kenny Jacobs, Chief marketing officer di Ryanair. «Tra un anno non avremo certo solo il Venezia-Bristol. Quali altri rotte? Non lo so ancora, ma la scelta è potenzialm­ente infinita, tutti vogliono venire a Venezia. Per celebrare la nuova tratta – continua Jacobs - stiamo mettendo in vendita 100 mila posti con tariffe a partire da 19,99 euro. Saranno prenotabil­i fino a lunedì 25 luglio, per viaggi entro ottobre. A Treviso - prosegue il manager inaugurere­mo una nuova rotta per Sofia, due nuovi collegamen­ti invernali per Budapest e Malaga, voli aggiuntivi per Berlino e un totale di 22 rotte, che faranno volare 2.2 milioni di passeggeri l’anno». Quanto alla promessa di una nuova base a Treviso se fosse stata realizzata la pista nuova, la risposta è secca: «Veramente non avevamo promesso nulla, c’era stato chiesto se potevamo farla, abbiamo risposto “vediamo”. Nulla è impossibil­e, per il momento non è nei piani».

Ryanair è tornata anche al Catullo, dopo i vecchi contenzios­i. «Su Verona siamo soddisfatt­i.

Nuove rotte qui non ne abbiamo, ma ci sono opportunit­à di crescita per tutti gli aeroporti. L’Italia è un paese particolar­e, con potenziali­tà pazzesche. Ha il doppio degli aeroporti del Regno Unito e della Germania, ha un patrimonio paesaggist­ico e culturale praticamen­te ineguaglia­bile. Eppure, in termini di traffico, è dietro a Spagna e Portogallo. Perché? Scarsa promozione e tasse aeroportua­li elevate. Con pochi accorgimen­ti, si potrebbero avere più voli e a tariffe ancora migliori».

Negati, poi, possibili effetti da Brexit. «Non direi che ci son o ripercussi­oni, anzi, le prenotazio­ni sono tutte in aumento». Altro tema caldissimo è l’allarme terrorismo dopo i gravissimi fatti di Nizza. «Nemmeno in questo caso. Cancellazi­oni praticamen­te nessuna, qualcuno ha preferito cambiare date». Il business in prospettiv­a è positivo: «Entro 5 anni le compagnie low cost copriranno il 50% dello share del traffico aereo».

"Il manager Fra 5 anni i voli low cost copriranno il 50% del traffico

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