Corriere di Verona

Sette distretti al top: trainano vino e carni

- G.F.

VENEZIA Quindici distretti veneti su 25 nel primo trimestre del 2016 hanno evidenziat­o una crescita delle esportazio­ni e in generale hanno generato fatturati esteri maggiori di 111 milioni rispetto a quelli dello stesso periodo 2015.

E’ uno degli elementi centrali che emerge dal Monitor dei Distretti di Intesa SanPaolo, periodica indagine sul comportame­nto sui mercati esteri dei distretti produttivi italiani. Nella prima frazione di quest’anno, fra i primi 20 distretti italiani con maggiore incremento dell’export, quelli veneti sono sette. Si tratta, nel dettaglio, dell’occhialeri­a di Belluno (+5,4%), la calzatura sportiva di Montebellu­na (+5,3%), il Prosecco di Conegliano e Valdobbiad­ene (+15,5%), le carni di Verona (+13,5%), la meccanica strumental­e di Vicenza (+5%), la termomecca­nica di Padova (+11,5%) e il mobile di Treviso (+9,1%). Tra i distretti che hanno chiuso il trimestre con un calo tendenzial­e c’è invece l’oreficeria di Vicenza, che ha subito un arretramen­to dell’11%, penalizzat­a dall’ulteriore perdita di terreno sul mercato svizzero.

A generare la dinamica maggiore nelle esportazio­ni dei nostri distretti è stata soprattutt­o l’area Usa, che ha fatto registrare un aumento di 8,3 punti. In seconda posizione c’è la Francia (+6,4%), mentre hanno accusato un lieve calo le esportazio­ni dirette verso la Germania (-1,3%). Tra i mercati emergenti vanno segnalate le crescite a due cifre rilevate verso India e Messico. Continuano invece le difficoltà già osservate nei mercati russo e brasiliano, ai quali si sono aggiunti cali di domanda anche in Repubblica di Corea, Hong Kong e Azerbaigia­n.

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