Corriere di Verona

Birsa specie rara «Trequartis­ti emarginati ma non dal Chievo»

- Matteo Sorio

SAN ZENO DI MONTAGNA Circolo privato Trequartis­ti. «Siamo rimasti in pochi in serie A». Pochi vuol dire: lui, Saponara, Farias e Alvarez. Emarginati dai 4-4-2, 4-3-3 e affini, dei rifinitori puri si fa la conta. Segno distintivo: abbottonat­i alle punte, zona centrale perché la fantasia respira meglio lì. Il Chievo, che sul 4-3-1-2 (qui interessa l’1) ha costruito quasi tutte le sue salvezze dal ritorno in A in poi, protegge la specie con Valter Birsa, 30 anni il prossimo 7 agosto, ex Auxerre (Francia), Genoa, Torino e Milan, maglia n. 23 in onore a Michael Jordan ma un 10 in omaggio alla categoria che ci starebbe benissimo (ultimo gialloblù a indossarlo il regista-peone Christians­en, poi migrato in Svezia al Malmö). «In questo ruolo, grazie alla squadra, ho vissuto uno dei miei migliori campionati in Italia», ricorda Birsa, lui che al primo giro da pandorato, 2014-15, partiva largo nella mediana a quattro mentre la scorsa stagione è sbocciato a ridosso degli ultimi 16 metri: «Ricomincio da lì, dalla voglia d’ispirare le nostre punte, brave a chiamarti l’assist negli spazi, e da un obiettivo di gruppo: la 14esima salvezza del Chievo su 15 partecipaz­ioni in A». Dicevamo: Birsa e i suoi fratelli. Sulla carta, l’habitat della serie A 2016-17 offre un tetto giusto ad altri tre rifinitori. Nel rombo del Cagliari di Rastelli la licenza di svariare va all’ex clivense Diego Farias, 26 anni. A Genova, sponda Samp, Giampaolo s’aspetta estri dal 28enne Ricardo Alvarez. Nell’Empoli, Martusciel­lo porge il cilindro a Riccardo Saponara, illuso dal Milan e rifiorito a 24 anni in Toscana. «Ecco, nel mare di esterni di oggi, un fantasista che può fare una gran carriera è proprio Saponara, che ho conosciuto ai tempi rossoneri».

Così parla Birsa. Il modem di connession­e tra metà campo e attacco, per Rolly Maran, è ancora lui, perno mancino sloveno, 6 gol e 7 assist nel campionato chiuso a maggio, fedelissim­o per presenze e

Bilanci «In questo ruolo, grazie alla squadra, ho vissuto una delle migliori stagioni in Italia»

pronto a un compito non da poco. È il compito di eccitare la vena offensiva degli avanti gialloblù (in primis Meggiorini, Inglese, Floro Flores, Pellissier) nel torneo in cui si parte dall’inizio senza Alberto Paloschi. «Alberto segnava nei momenti più inaspettat­i. Ma non serve per forza un altro da doppia cifra. Io preferisco quattro attaccanti da 4 gol a testa piuttosto di uno che da solo ne fa 16. L’ideale? Sarebbe che ognuno dei nostri, fin dalla prima giornata, rendesse difficili le scelte di Maran».

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Piede buono Valter Birsa, 30 anni, esulta dopo un gol al Sassuolo durante lo scorso campionato. In gialloblù il giocatore si è rilanciato

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