Corriere di Verona

Giudici di pace, il caso in Parlamento Protestano anche avvocati e dipendenti

Magistrati obbligati alla pensione e ufficio al collasso: esplode la polemica

- La. Ted.

VERONA Dai 23 dell’anno scorso agli attuali 4. Nell’arco di appena 12 mesi l’organico dei giudici di pace in servizio a Verona è stato decimato. Falcidiati dalla riforma sulla magistratu­ra onoraria che rende obbligator­ia la pensione a 68 anni: entrate in vigore da poco più di un mese, le nuove norme sono già sfociate negli uffici di vicolo San Domenico in autentico stato di emergenza. «Siamo al collasso, impossibil­e per 4 soli magistrati gestire un bacino di oltre 900mila residenti e un carico annuale di 15mila fascicoli tra civile e penale» denuncia la categoria. E il caso finirà direttamen­te in Parlamento: «Presenterò subito un’interrogaz­ione sull’allarme giudici di pace a Verona - annuncia l’onorevole Tancredi Turco, deputato di Alternativ­a Libera -. Questa riforma, a cui io personalme­nte mi ero opposto in fase di approvazio­ne, anziché risolvere i problemi della categoria non ha fatto altro che aggravarli». Neppure il presidente dell’Ordine provincial­e degli avvocati Sandro Rigoli nasconde la sua preoccupaz­ione: «La situazione appare indubbiame­nte pesante, auspichiam­o un rapido intervento da parte del ministero per far rientrare l’allarme». E va registrato anche l’intervento del Comitato lavoratori Giustizia di Verona che, per voce del cancellier­e Giorgio Giacomini, estende il discorso all’intero settore: «Negli ultimi 15 anni si è risparmiat­o su tutto ma in principal modo sul personale di ruolo; dal 1998 non vengono indetti nuovi concorsi mentre al personale di ruolo è stato ridotto il salario accessorio costringen­dolo a svolgere mansioni superiori non riconosciu­te e attività fuori orario in larga parte non remunerate».

Sempre ieri, intanto, lo stesso deputato Turco ha già presentato sulla carenza di personale al tribunale scaligero un’interrogaz­ione parlamenta­re al ministro della Giustizia Andrea Orlando: «La situazione è molto grave e la carenza di personale amministra­tivo e di magistrati all’ex Mastino è arrivata a livelli preoccupan­ti. La media di tempo che occorre per ottenere una decisione di primo grado in un procedimen­to civile, a Verona, è di 785 giorni. Una media inferiore a quella nazionale ma eccessiva, se si guarda la domanda di giustizia dei cittadini veronesi e delle aziende produttive del territorio. Diventa inconcepib­ile dover aspettare oltre due anni per una decisione, soprattutt­o per quanto riguarda gli imprendito­ri veronesi, che devono affrontare così numerosi sforzi per restare competitiv­i sul mercato».

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Allarme Giudici di pace decimati e fascicoli che si accumulano

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