Corriere di Verona

Caccia al tesoro e Pan di Stelle un’estate di feste con la Vespa

Sabato evento anni 50 in centro, il 12 planetario al Museo Nicolis

- M.S.

Il biscotto ha 33 anni. Il mezzo che ne porta a spasso l’immagine, 70. Pan di Stelle e Vespa. Perché alla mostra andava aggiunto quel pezzo lì. E perché poi, venerdì 12 agosto, sulla terrazza del Museo Nicolis, si potrà spingere lo sguardo verso Luna, Saturno, Marte e le stelle cadenti. Ma le sorprese non sono finite: da Villafranc­a, le icone Piaggio viaggiano in tutta la provincia con «Caccia alla vespa», mappa e gioco che scoprire i modelli rari esposti fra aeroporto, Desenzano, centro e funivia Malcesine. Il tutto, mentre domani si avrà un posto speciale nella prima edizione di «Come na olta», grande festa in Arsenale dedicata agli anni Cinquanta.

Nel frattempo, Exhibition Vespa, l’esposizion­e inaugurata il 6 luglio e in calendario fino al 30 ottobre, s’è aggiunto un posto. È il posto, tra i 70 modelli della Vespa, riservato alla Dream Edition LXV 125, che usciva nel 2013, per celebrare i 30 anni del Pan di Stelle, tassello da prima colazione, prodotto di casa Barilla: 30 modelli al mondo, personaliz­zati, a vincerli i baciati dalla fortuna, quella di trovare un tessuto di stoffa - con l’immagine dei piccoli astri bianchi - all’interno della confezione dei biscotti.

C’è una Vespa da collezione in più, così, nel percorso del Museo Nicolis di Villafranc­a, teatro di una galleria storica, revival del mito Piaggio che comincia dal primo modello, la Vespa 98, anno 1946, disegno di Corradino D’Ascanio a scrivere un nuovo capitolo nella storia delle due ruote. Spiegano dal museo: «Quando si parla di stelle si parla di sogni espressi vedendole cadere. Così è già pronta una serata speciale, quella del 12 agosto».

Ingresso libero dalle 21, per osservare il cielo dalla terrazza (con tanto di assaggio di mooncake) attraverso i telescopi del Circolo Astrofili Veronesi, bisognerà rientrare tra i primi 50 iscritti (ci si prenota allo 045-6303289, oppure scrivendo a info@museonicol­is.com)

Dice Silvia Nicolis, titolare del museo: «Sono le persone il cuore della memoria. Un museo non espone oggetti, ma il significat­o di quegli oggetti nella storia privata dei visitatori. Non è più il tempo della cultura dall’alto, ma del sapere che unisce e si costruisce assieme. I contributi dei visitatori in streaming, parte della mostra, ne sono testimonia­nza. La Vespa è uno dei patrimoni più condivisi d’Italia e la nostra mostra è l’occasione per dire: raccontaci la tua Vespa e, con essa, la tua gioventù, la tua storia e, sullo sfondo, la società nella quale confluisco­no il tuo racconto e quello delle persone che ti stanno attorno».

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