Asco Tlc in Borsa Sbarco sull’Aim per sostenere i nuovi investimenti
Sarà Asco Tlc, azienda delle telecomunicazioni per il 91% di Asco Holding, la holding dei Comuni trevigiani proprietaria anche della quota di maggioranza della utility quotata del gas Ascopiave, la prossima matricola veneta nei listini di Borsa Italiana. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione della controllante che ha approvato un progetto di ammissione all’Alternative Investment Market (Aim) previsto entro fine 2016. Silvia Rizzotto, presidente della holding, spiega che «il flottante sarà nell’ordine del 20% del capitale, per un valore indicativo fra gli 8 e i 10 milioni. È nostra intenzione non far scendere la quota della holding sotto il 70%. Visto l’interesse che Asco Tlc sta riscuotendo, in particolare dopo l’ammissione al progetto Elite di Borsa Italiana, lo scorso maggio, riteniamo questo sia il momento giusto per affrontare il salto e che la raccolta possa avere esito soddisfacente». A determinare la scelta di accedere al mercato, pur se all’Aim, è la necessità di sostenere finanziariamente un ricco piano triennale di investimenti, il cui valore oscilla fra i 10 e i 15 milioni, con l’estensione della rete e lo sviluppo di nuovi servizi avanzati Ict.
«Abbiamo già più di 2.100 chilometri di cavi in fibra ottica, 56 ponti di diffusione a microonde e 25 centrali in unbundling – sottolinea ancora Rizzotto – e intendiamo ampliare la rete con la posa di altri 250 chilometri di fibra, sia nel Trevigiano che in province vicine come il Padovano, soprattutto nell’area di Camposampiero, quindi Venezia e Belluno». Cavi a parte, è in via di ultimazione un nuovo centro di stoccaggio dati a Santa Lucia di Piave, la cui inaugurazione dovrebbe avvenire il 19 settembre, in grado di fornire servizi di cloud evoluti. «Asco Tlc – aggiunge il suo presidente, Stefano Faè - è passata dalle fasi iniziali di forte investimento innovativo, a quelle dell’assestamento, per arrivare all’attuale crescita che moltiplica le esperienze passate. La quotazione costituisce una occasione di confronto rispetto a un percorso che vedrà l’azienda ancora una volta anticipare le scelte dei mercati come ha già fatto nel passato». Con l’obiettivo non secondario, comunque, di cominciare a distribuire ai soci (e gli azionisti di Asco Holding sono poco meno di un centinaio di Comuni trevigiani e di province vicine) dei dividendi più sostanziosi di quelli che, a partire da quest’anno è stato possibile riconoscere.
Asco Tlc ha chiuso l’esercizio 2015 con un fatturato di 8,8 milioni di euro, in crescita del 4,6% rispetto all’esercizio precedente, un Ebitda di 3,3 milioni (+5.7%) e utili per 1,7 milioni (+25%).
Fondata 15 anni fa con l’obiettivo di superare le carenze di connessione a banda larga nel mercato business caratteristiche di molte zone del Trevigiano, oggi la società punta a diventare l’operatore regionale di riferimento nell’erogazione di servizi di connettività. I clienti professionali, residenziali e della Pubblica amministrazione attualmente sono circa 4.500.