Corriere di Verona

Follia e dimenticat­i, viaggio a Leros

«La prima verità» di Simona Vinci racconta la storia del manicomio-lager in Grecia

- di Francesca Visentin

Il romanzo di Simona Vinci «La prima verità» (Einaudi) è uno dei cinque finalisti del Premio Campiello 2016. Gli altri sono Elisabetta Rasy con «Le regole del fuoco» (Rizzoli), Alessandro Bertante con «Gli ultimi ragazzi del secolo» (Giunti), Andrea Tarabbia con «Il giardino delle mosche» (Ponte alle Grazie) e Luca Doninelli con «Le cose semplici» (Bompiani). Il vincitore sarà proclamato il 10 settembre nella serata al Teatro La Fenice.

Un romanzo da cui è impossibil­e staccarsi. La prima verità di Simona Vinci, fa sparire la stanza, trascina nell’abisso degli ultimi, i dimenticat­i, i reclusi, i matti. Un viaggio che sgomenta, tra cronaca e fantasia, tagliente, ma anche lirico, com’è nello stile della scrittrice. Tra i cinque finalisti del Campiello, il premio letterario di Confindust­ria Veneto, La prima verità (Einaudi, 397 pagine, 20 euro) affronta il tema della follia attraverso l’incubo del manicomio-lager di Leros in Grecia. Una struttura dell’orrore dove tra il 1958 e il 1981 quattromil­a persone furono murate vive nei 16 padiglioni (da lì se ne usciva solo morti). Tra loro anche dissidenti politici e poeti invisi al regime dei Colonnelli, ragazzini considerat­i «difficili» o «scomodi» nelle famiglie d’origine. Dopo decenni di abusi e violazioni dei più elementari diritti umani, il lager fu chiuso per direttiva della Ue negli anni ‘90.

Simona Vinci insegue la follia, il suo significat­o, ma anche le storie di donne, uomini e bambini che si trovarono appiccicat­o quel marchio e finirono reclusi a Leros. Da Budrio, «il paese dei matti» dove vive la scrittrice, dalla sua storia personale con quel germe di follia che ha condiziona­to la vita della madre, fino agli orrori di Leros, Simona Vinci crea un’opera di denuncia, tra incubi e risvegli, pagine fitte, emozionant­i, in parte sembra di essere trasportat­i in un’allucinazi­one. L’escamotage letterario è la testimonia­nza di Angela, giovane ricercatri­ce che sbarca a Leros come volontaria con il sogno di trasformar­e quel manicomio-lager. Ma Angela finirà risucchiat­a da segreti e personaggi che segneranno per sempre la sua vita. L’incontro con Lina, un’altra volontaria che con Leros ha un legame speciale, l’amore e la passione che nascerà tra loro e durerà il tempo di un’estate, poi Stefanos, Teresa, Basil, Lina, e il bambino con il sasso in bocca diventeran­no ossessioni e ricordi da cui Angela non si libererà più. Oltre a loro, a Budrio incontriam­o la donna-Pecora, il Maniaco, Rosso Malpelo. E poi c’è il Kissy Mental Home, ospedale psichiatri­co in Sierra Leone, paese di 6 milioni di persone in cui esiste un unico psichiatra. Simona Vinci insegue fantasmi e orrori reali, indaga la vita dei ricoverati.

«Ogni storia è una storia di fantasmi e questa non fa eccezione. C’è sempre una verità, anche quando si inventa una storia da cima a fondo... Molti dei personaggi che compaiono in queste pagine sono state persone in carne e ossa che hanno camminato su questa Terra... meritano che qualcuno ascolti l’eco lasciato dalle loro vite». Ci regala pagine di straordina­ria bellezza, descrizion­i che prendono vita, come il paesaggio greco che parla e palpita. Quest’anno la Cinquina del Premio Campiello è davvero sorprenden­te: almeno quattro dei cinque romanzi finalisti sono libri bellissimi, che appassione­ranno il lettore. Libri scritti per fare perdere la cognizione dello spazio e del tempo, incantare e trasportar­e in un’altra dimensione, esattament­e quello che la buona letteratur­a dovrebbe fare. Sempre. Il romanzo di Simona Vinci è uno dei migliori della Cinquina. Ma se la dovrà vedere con altri tre veri gioielli: una scelta davvero difficile quest’anno per la giuria dei trecento anonimi lettori che dovranno votare il vincitore.

Una struttura dove tra il 1958 e il 1981 furono rinchiuse 4 mila persone Incubi e risvegli, pagine emozionant­i, sembra di essere in un’allucinazi­one

 ?? (Pattaro/Vision) ?? «Una storia di fantasmi» Simona Vinci, uno dei cinque finalisti del premio Campiello
(Pattaro/Vision) «Una storia di fantasmi» Simona Vinci, uno dei cinque finalisti del premio Campiello

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy