Ballerini, a Cortina il tributo a Verdi e l’arte di Daverio
«N ato dieci anni fa in memoria di quel grandissimo poeta della tastiera che fu Dino Ciani - morto a soli 32 anni e sepolto a Cortina – oggi il Festival è sempre più orientato verso la ricerca delle eccellenze. In questi tre anni di presidenza ho fortemente voluto che si virasse verso quella vocazione umanistica multidisciplinare, che abbraccia anche il cinema, il balletto, le conferenze». Con le parole del professor Alberto Saravalle entra nel vivo il Festival Dino Ciani a Cortina D’Ampezzo. Fino al 12 agosto sono moltissimi gli eventi culturali proposti al pubblico sotto l’egida di Saravalle e del direttore artistico Jefrey Swann. Festival che, negli anni ha portato a Cortina i più grandi interpreti del panorama musicale classico internazionale, tra cui Martha Argerich, Yuri Bashmet,Kathia Buniatishvili, András Schiff, Grigory Sokolov, Uto Ughi. Stasera alle ore 21.00 all’Alexander Girardi Hall il «Galà di Balletto» con solisti e primi ballerini del Teatro alla Scala, Milano, di MaggioDanza, Firenze, e del Teatro San Carlo, Napoli. Domani alle 21.30 un reading dell’attore Giuseppe Battiston con intermezzo musicale al Miramonti Majestic e sempre al Miramonti l’8 agosto alle 21.30 Verdi legge Verdi con Massimiliano Finazzer Flory. Grande attesa per la conferenza del 9 agosto di Philippe Daverio: «Il mito nella pittura: dal Ratto d’Europa a Superman», al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi alle 17.30. www.festivaldinociani.com.