Kroen: è nuova vita Il tempio del rock riapre dopo anni
Nuovo punto di riferimento in Zai per le band locali e straniere
Il locale che visse due volte. Prima vita a Villafranca: oltre 300 concerti (due a settimana), band da 19 Paesi, 3mila soci fidelizzati dall’11 gennaio 2008 (suonarono i veronesi Rosolina Mar) al 27 gennaio 2010 (i californiani Savage Republic, post-punk americano). La seconda vita, a breve, in città. «Puntiamo a ricominciare per ottobre. Riapriremo in Zai, vicino al Bauli. Ampio salone per i concerti, in più studio di registrazione e sala prove».
Notizia: ritorna, dopo quasi 7 anni, il Kroen. Non più isolato nel cantuccio della provincia. Semmai nella periferia che sfiora il centro di Verona. Quella Verona che, quanto a nicchie stabili e ospitali per il rock, prenderà adesso una boccata d’ossigeno. Al netto di festival e altre sortite stagionali, i riferimenti sulla mappa della città sono Interzona (ex Magazzini Generali) quindi realtà mignon ma resistenti come Malacarne (via San Vitale, vicino all’università) e Cañara (via Interrato dell’Acqua Morta, siamo lì). Col Kroen (in danese significa «locanda» ma il locale, ora, si chiamerà Colorificio Kroen) s’innesta un punto fermo. Ed è un bel punto di ripartenza per l’omonima associazione culturale che ci sta dietro, idee, progetti e portafogli proprio. «Vorremmo aprire la programmazione anche ad altre realtà veronesi - lancia il sasso il presidente di Kroen, Romano Dal Colle -e gestire il calendario a più mani». Intanto il filo si riallaccia a quei due anni a Villafranca. Pubblico soprattutto cittadino, ma anche da fuori, vedi Mantova, Brescia, Vicenza, Padova. Agenda di gruppi internazionali e italiani, ma pure locali, ad aprire una finestra sul rock fatto in casa. Un lungo elenco di eventi. Fino a quel 27 gennaio 2010, giorno della chiusura: nome di punta, quella sera, i Savage Republic, da Los Angeles, che si trovarono talmente bene da dedicare poi al locale, nel 2014, la settima traccia («Arci Kroen») del settimo album in studio, Aegean. Chiudeva, il primo Kroen, perché l’affitto era troppo alto e la lontananza dalla città scoraggiava molti dei soci. Il secondo Kroen (che non sarà più circolo Arci) ricomincia dalla Zai. Da uno spazio «migliore, più sostenibile».
E dal successo recente del festival Kroen Warm Up - tre giorni di live in via Colonnello Galliano, vicino allo skate park - ch’è servito per fare un po’ d’autofinanziamento per gli ultimi lavori necessari per la riapertura, nuovo traguardo di un’associazione cui «non è mai passata la voglia di organizzare concerti e proporre musica interessante».