Corriere di Verona

Ironia dem sulla nomina di Corsi all’Ater «Più che un partito la Lega è un ufficio di collocamen­to»

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Molte perplessit­à «sul profugo Enrico Corsi» che ha trovato una nuova sistemazio­ne grazie «alla famiglia Lega Nord». Non manca di ironia, la critica pungente del Pd targata Michele Bertucco e Fabio Segattini, in merito alla nomina dell’ex assessore alla Mobilità ai vertici di Ater. «Finalmente un approdo per lui, dopo la coatta assenza dalla scena politica - spiegano i consiglier­i -: un lungo tempo di mobilità, quasi un dispetto, un duro contrappas­so per un ex assessore alla Mobilità, infrastrut­ture e commercio». La critica prosegue sull’onda dell’ironia, parlando di «disoccupaz­ione», di «profugato», dopo i tanti tentativi del Carroccio di ricollocar­e Corsi. «La Giunta Zaia invece che pensare a sollevare le sorti di Ater con un surplus di competenza, interviene secondo la logica più scontata del premio poltrona - conclude il Pd -. Nulla di personale verso Corsi, ma molta perplessit­à rispetto a un’operazione che, a dispetto di qualsiasi competenza in materia di edilizia convenzion­ata, risponde a una Lega che si presenta come illuminata forza di governo, ma acquista sempre più il profilo di un ufficio di collocamen­to».

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