Truffati dal consulente bancario Unicredit risarcisce l’80% dei clienti
San Giovanni Lupatoto, rimborsati 21 assistiti da Adiconsum
Continuano anche in questi giorni gli incontri tra Adiconsum Verona e UniCredit per i clienti della filiale di San Giovanni Lupatoto truffati dall’ex dipendente Davide Bacchi che poi si è suicidato.
Ad oggi sono 21 su 26 i consumatori assistiti da Adiconsum Verona che hanno ottenuto il rimborso delle somme sottratte. Si tratta dell’80 per cento delle posizioni seguite dall’associazione scaligera.
«Auspico - afferma Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona - che a breve tutte le persone coinvolte che si sono rivolte o che si dovessero rivolgere ad Adiconsum possano ottenere un equo ristoro. Al termine dell’estate conclude Cecchinato - siamo certi di mettere la parola fine ad una vicenda che aveva coinvolto un centinaio di risparmiatori lupatotini. Una vicenda che ha causato preoccupazioni e sofferenza a tutte le persone coinvolte».
Bacchi, 47 anni, si è tolto la vita a maggio, nella sua auto trovata nel parcheggio di un hotel vicino all’aeroporto. A lui si erano rivolti diversi clienti della filiale lupatotina della banca in cui lavorava da anni per vedere fruttare i propri risparmi. Che, invece, erano spariti. Da quanto emerse dalle indagini l’uomo s’intascava i soldi per giocarli d’azzardo. Almeno una sessantina le persone che avrebbe truffato, usando anche lettere con false rendicontazioni per tranquillizzare i clienti. Persone che per anni si erano affidate alle sue consulenze finanziarie.
Un raggiro da una quindicina di milioni di euro. Del caso si occupò anche la trasmissione televisiva «Mi manda RaiTre».
Davide Bacchi venne licenziato dalla banca e finì indagato per una serie di reati. Si disse disponibile a collaborare con la magistratura, per ricostruire il «giro» che aveva creato. Le fece per un periodo. Fino a quando non venne trovato cadavere nel parcheggio di quell’albergo con i polsi tagliati e imbottito di barbiturici.