Corriere di Verona

Filobus, attesa per l’ok del Cipe Tosi ottimista: «E poi i contratti»

Tra domani e giovedì il responso sul progetto. In ballo 120 milioni

- Sam. Not.

Domani, al massimo giovedì, ma poi finalmente un punto fermo verrà messo sul progetto del filobus. Domani infatti (ma resta qualche possibilit­à che la riunione slitti di un giorno) il Cipe, Comitato Interminis­teriale per la programmaz­ione economica, si riunirà per dare il via libera definitivo alla scelta del mezzo che sarà utilizzato a Verona. Il parere del Cipe è necessario per due ragioni: perché il veicolo che precedente­mente era stato scelto da Amt, che funge da stazione appaltante, e dall’amministra­zione era lungo 24 metri, mentre quello attuale ne misura 18; poi perché la realizzazi­one del progetto, del valore complessiv­o di 120 milioni di euro, prevede un finanziame­nto statale pari al 50% e, quindi, il parere del governo risulta essere obbligator­io.Il sindaco Flavio Tosi, ieri, si è detto fiducioso sulla possibilit­à che l’iter dell’opera possa avere una accelerazi­one, o per lo meno, non subisca ulteriori ritardi. «Sono in costante contatto con i tecnici del Cipe – ha chiarito il sindaco – e con il sottosegre­tario Luca Lotti con il quale stiamo collaboran­do con l’obiettivo di rendere il percorso più semplice possibile e non dover affrontare ulteriori passaggi burocratic­i. Il mezzo scelto è più piccolo e costa meno, quindi, l’idea è quella di evitare un nuovo rallentame­nto». Anche perché, una volta che il mezzo, che rispetto al precedente è completame­nte elettrico, sarà approvato ci sarà la possibilit­à di procedere con l’affidament­o dei contratti per dare il via libera, vero e proprio, alle realizzazi­one delle opere infrastrut­turali. «Evitando ulteriori palleggi burocratic­i – conferma Tosi – a quel punto si potranno firmare i contratti e cominciare i lavori sulle strade che sono la parte delicata per la città».Il via libera definitivo al mezzo sarebbe una buona notizia che andrebbe a fare il paio con quella di un possibile ritorno alla normalità all’interno di Amt. I consiglier­i di maggioranz­a, Elena Sonego ed Emanuele Tosi, che avevano disertato le ultime riunioni del Cda, hanno confermato la loro presenza il prossimo 20 agosto. Il consiglier­e comunale Vittorio Di Dio, invece, ha continuato nel suo duello contro il presidente di Amt, Stefano Ederle, pur essendo entrambi espression­e della stessa maggioranz­a.

Per questo, i consiglier­i democratic­i Michele Bertucco e Fabio Segattini hanno attaccato la gestione della partecipat­a. «Il continuo fuoco amico di Di Dio verso il presidente che lui stesso ha contribuit­o a sponsorizz­are e l’ammutiname­nto di due dei tre consiglier­i di maggioranz­a ci ricordano costanteme­nte che Amt è un’azienda perfettame­nte inutile. Avendo fallito nell’unico compito importante che le fosse stato affidato, ovvero portare a termine in tempi celeri il procedimen­to del filobus, che ci sia o non ci sia ormai non fa nessuna differenza nella vita della città».

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Ore decisive Domani, al massimo giovedì, il parere del Cipe sul filobus

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