Zardini ai parlamentari «Meno annunci verbali, ma battersi per Verona»
VERONA «Enunciare problemi senza agire a livello parlamentare equivale a perdere tempo. E anche a Verona accade che qualche deputato faccia delle proposte verbali fragorose, magari dopo votando no in Parlamento su proposte similari». A buon interditore poche parole. Sia chiaro: l’onorevole Pd Diego Zardini non fa nomi, ma in un primo bilancio del suo impegno romano per la risoluzione di alcuni problemi locali, lancia un messaggio ai colleghi che lavorano più sulle pagine dei giornali che in aula.
«La qualità e i contenuti delle proposte e la serietà dei rapporti parlamentari permettono di essere considerati classe politica nazionale» spiega Zardini, che aggiunge: «Rappresentare un territorio e porre il localismo in modo fuorviante non produce risultati perché non si creano i rapporti di fiducia e stima che sono essenziali per essere ascoltati e creare la solidarietà necessaria per risolvere i problemi».
E ancora: «Accade che qualche collega enunci delle proposte verbali in modo fragoroso, poi magari vota no a proposte similari in aula - aggiunge il deputato -. Questi atteggiamenti sono improduttivi, generano populismo e false aspettative fra i cittadini. Al contrario, occorre dedicarsi ai problemi in modo serio e responsabile, senza steccati e strumentalizzazioni».
Fra le problematiche nazionali con echi locali, il deputato ha lavorato in prima persona al riconoscimento dell’infortunio in itinere per chi si reca al lavoro in bici, al sostegno della ciclabile Verona-Bologna-Firenze, ma c’è stato anche l’emendamento approvato per ampliare la trasparenza sui siti della pubblica amministrazione. Accanto ai successi, l’impegno su un problema insoluto: l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, in particolare nella pubblica amministrazione. E, naturalmente, le battaglie sulle emergenze locali: «Uno dei temi cruciali affrontati con la commissione Ambiente e la bicamerale sui rifiuti è stata l’annosa vicenda della discarica di Pescantina - spiega Zardini -, col sostegno all’amministrazione comunale per la soluzione meno impattante possibile: oggi si vede sulle barricate a protestare anche chi ha creato il problema. Altro tema, legato alla competenza della mia commissione, Infrastrutture e lavori pubblici, è quello della variante alla SS 12: io ho dato il mio contributo per sbloccare la progettazione preliminare invischiata nella burocrazia, in modo che i cittadini possano finalmente vedere realizzata questa opera strategica».
Infine, quella che per Zardini è diventata quasi una battaglia «di cuore»: la vicenda dei lavoratori distaccati della Serenissima, «ingiustamente licenziati ove neppure le sentenze dei tribunali stanno trovando attuazione». A settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari, si discuterà con il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, si discuterà proprio dell’interrogazione firmata dagli stessi Damiano e Zardini. Sperando in una soluzione.