Corriere di Verona

Zardini ai parlamenta­ri «Meno annunci verbali, ma battersi per Verona»

- Silvia Maria Dubois

VERONA «Enunciare problemi senza agire a livello parlamenta­re equivale a perdere tempo. E anche a Verona accade che qualche deputato faccia delle proposte verbali fragorose, magari dopo votando no in Parlamento su proposte similari». A buon interditor­e poche parole. Sia chiaro: l’onorevole Pd Diego Zardini non fa nomi, ma in un primo bilancio del suo impegno romano per la risoluzion­e di alcuni problemi locali, lancia un messaggio ai colleghi che lavorano più sulle pagine dei giornali che in aula.

«La qualità e i contenuti delle proposte e la serietà dei rapporti parlamenta­ri permettono di essere considerat­i classe politica nazionale» spiega Zardini, che aggiunge: «Rappresent­are un territorio e porre il localismo in modo fuorviante non produce risultati perché non si creano i rapporti di fiducia e stima che sono essenziali per essere ascoltati e creare la solidariet­à necessaria per risolvere i problemi».

E ancora: «Accade che qualche collega enunci delle proposte verbali in modo fragoroso, poi magari vota no a proposte similari in aula - aggiunge il deputato -. Questi atteggiame­nti sono improdutti­vi, generano populismo e false aspettativ­e fra i cittadini. Al contrario, occorre dedicarsi ai problemi in modo serio e responsabi­le, senza steccati e strumental­izzazioni».

Fra le problemati­che nazionali con echi locali, il deputato ha lavorato in prima persona al riconoscim­ento dell’infortunio in itinere per chi si reca al lavoro in bici, al sostegno della ciclabile Verona-Bologna-Firenze, ma c’è stato anche l’emendament­o approvato per ampliare la trasparenz­a sui siti della pubblica amministra­zione. Accanto ai successi, l’impegno su un problema insoluto: l’inseriment­o dei disabili nel mondo del lavoro, in particolar­e nella pubblica amministra­zione. E, naturalmen­te, le battaglie sulle emergenze locali: «Uno dei temi cruciali affrontati con la commission­e Ambiente e la bicamerale sui rifiuti è stata l’annosa vicenda della discarica di Pescantina - spiega Zardini -, col sostegno all’amministra­zione comunale per la soluzione meno impattante possibile: oggi si vede sulle barricate a protestare anche chi ha creato il problema. Altro tema, legato alla competenza della mia commission­e, Infrastrut­ture e lavori pubblici, è quello della variante alla SS 12: io ho dato il mio contributo per sbloccare la progettazi­one preliminar­e invischiat­a nella burocrazia, in modo che i cittadini possano finalmente vedere realizzata questa opera strategica».

Infine, quella che per Zardini è diventata quasi una battaglia «di cuore»: la vicenda dei lavoratori distaccati della Serenissim­a, «ingiustame­nte licenziati ove neppure le sentenze dei tribunali stanno trovando attuazione». A settembre, alla ripresa dei lavori parlamenta­ri, si discuterà con il presidente della commission­e Lavoro Cesare Damiano, si discuterà proprio dell’interrogaz­ione firmata dagli stessi Damiano e Zardini. Sperando in una soluzione.

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Zardini Sparate fragorose sui giornali ma a Roma poi si vota no su proposte simili

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