Corriere di Verona

Beve whisky, si tuffa nel Garda e annega

Peschiera, dramma davanti alla Fortezza. La vittima era senza fissa dimora di origine bulgara

- Annamaria Schiano

PESCHIERA Ancora un morto annegato sulla sponda veronese del lago di Garda: il secondo in pochi giorni, il quinto in nemmeno due mesi. Ieri pomeriggio, intorno alle 17,30, un uomo senza fissa dimora di 40 anni, cittadino bulgaro, si è scolato un’intera bottiglia di whisky in compagnia di un amico, Robert, un ventottenn­e romeno. L’uomo in preda ai fumi dell’alcol, forse anche per rinfrescar­si, si è tuffato nello specchio d’acqua ai piedi della Fortezza scaligera della cittadina arilicense, prima del ponte di Porta Verona.

Un tuffo che è rislutato fatale: l’uomo non è più riemerso. L’amico è rimasto ammutolito dinnanzi alla scena, tanto che era sceso dalle scalette del terrapieno attorno alla fortezza del lungominci­o Bonomi anche lui, ma si è immerso solo con i piedi, perché, come ha raccontato, non sapeva nuotare.

Diverso il discorso per Dinu, come si faceva chiamare l’uomo: lui, 40 anni, nell’acqua ci sapeva stare, ma l’ebbrezza deve avergli impedito di risalire. È stato un canoista di passaggio a lanciare l’allarme alle forze dell’ordine.

Sono subito intervenut­i i carabinier­i del comando di Peschiera del Garda, vicinissim­i alla zona dell’annegament­o. I militari hanno trovato vicino alla riva un passaporto di nazionalit­à bulgara (intestato a Dimitrov Todorov), anche se il testimone sosteneva che Dinu fosse in realtà moldavo.

Sul posto sono giunte due squadre dei vigili del fuoco di Bardolino, quella nautica e quella di terra, che con i sommozzato­ri hanno iniziato le ricerche. È bastata poco più di mezz’ora ai sub per individuar­e il corpo a circa sei metri di profondità: il recupero della salma è avvenuto alle 18,30. Robert, visibilmen­te sotto choc e che di fronte al tragico epilogo del pomeriggio di bevute, ha smaltito immediatam­ente la sbornia, dice di aver conosciuto Dinu un paio di anni fa a Verona.

Ieri si stavano recando da Don Bruno della Comunità per senzatetto di San Benedetto di Lugana, e avrebbero dormito là, per ricevere oggi viveri e abiti di ricambio.

La lunga scia dei morti nel lago è iniziata il 2 luglio, quando, nello stesso giorno, sono annegati un 84enne a Torri e un 37enne a Bardolino. Il 6 luglio, lo stesso destino è toccato al 22enne della Costa d’Avorio che faceva l’animatore al campeggio La Rocca. Il giorno di Ferragosto, infine, è affogato Denis Banterla, 42 anni: i funerali si terranno martedì alle 10 nella chiesa di Garda.

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Il recupero Le operazioni di vigili del fuoco, carabinier­i e polizia locale nella zona della fortezza scaligera dove ieri annegato un quarantenn­e

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