La promessa di Caracciolo «Sputerò sangue per la maglia dell’Hellas»
VERONA Ci ha pensato lui a riaccendere l’ultrasecolare derby tra Hellas e Brescia: «Il mio trasferimento a Verona ha fatto rumore. Al Brescia sono grato perché mi ha permesso di crescere, ma ora penso alla mia nuova squadra». Antonio Caracciolo ha scelto il gialloblù e l’Hellas. Dall’altra parte del lago di Garda in molti si sono stizziti. Rivalità antica, già, e non c’è da stupirsi che il passaggio al Verona di uno dei giocatori più rappresentativi della rosa affidata a Cristian Brocchi abbia suscitato forti mugugni.
Caracciolo chiude la pagina del passato con un’ultima annotazione («Il Brescia mi ha permesso di ripartire dopo una fase difficile della mia carriera. Il nuovo assetto societario e il supporto di un tecnico come Roberto Boscaglia mi hanno permesso di maturare») e studia il presente. Il futuro prossimo è l’esordio in campionato: tra una settimana, alle 20.30, l’Hellas sfiderà il Latina al Bentgodi. E Caracciolo fa: «Un pronostico? Beh, speriamo di vincere senza prendere gol…». Sì, perché il Verona l’ha ingaggiato anche per porre rimedio ad ataviche carenze nel pacchetto arretrato. Questione di atteggiamento, incertezze legate non soltanto ai difensori, ma a più estesi meccanismi difettosi. Con 196 reti al passivo in tre anni di A, l’Hellas non ha mai perso il brutto vizio di incassare troppo. Caracciolo fa: «Non guardiamo indietro. Fabio Pecchia sta lavorando sodo con tutti noi per assicurare solidità in difesa. L’impostazione
di squadra è fondamentale in questo senso». Pecchia e Caracciolo, Caracciolo e Pecchia. Conoscenza per nulla inedita, quella tra di loro: «Sono stato un suo giocatore nel 2011, per un periodo in realtà breve, quando ha allenato il Gubbio. L’ho ritrovato con addosso una grande carica: ci trasmette la sua mentalità vincente. Il primo a compattare il gruppo è proprio lui. Perché questa è la forza che ha il Verona: stiamo bene insieme, c’è uno spogliatoio che funziona. Si dialoga. E posso garantire che non è una cosa scontata». Era stato avvicinato al Chievo, Caracciolo («L’ho letto sui giornali come tutti», glissa), Filippo Fusco con uno scatto l’ha portato all’Hellas. Il direttore sportivo del club di via Belgio gli ha sottoposto un contratto triennale: «Per questa maglia sputerò sangue. Mi sono legato al Verona, con cui voglio fare strada». Oggi, alle 18.30, Caracciolo disputerà i primi minuti in partita con l’Hellas: in programma c’è il test amichevole allo stadio Sandrini di Legnago con la formazione locale, impegnata nel campionato di Serie D. E il difensore si congeda con un tocco di umorismo, quando gli si chiede quale sia l’attaccante più insidioso che dovrà controllare tra quelli impegnati in B: “«Caracciolo. Ma quello del Brescia, Andrea…».