Corriere di Verona

Si tuffa nel canale e salva un’anziana

Vigile-eroe veronese a Marina di Ravenna. «Lo rifarei, ma è stata un’impresa»

- Dubois

L’agente della Polizia municipale di Verona Antonio Salvaro, lunedì sera, stava passeggian­do sul ponte del Candiano, a Marina di Ravenna, quando ha vito una donna anziana cadere nel canale. Non ci ha pensato due volte e si è buttato. «Siamo rimasti in acqua quaranta minuti prima dei soccorsi, lei aveva già bevuto molta acqua, dovevo cercare di tenerla a galla» racconta. Ora la donna è ricoverata. All’agente-eroe invece, arrivano i compliment­i di amici e colleghi.

Una notte insonne, gambe graffiate, ma zero pentimenti. «Lo rifarei, certo che lo rifarei, ma mai avrei pensato che fosse così dura», ripete Antonio Salvaro, 45 anni, agente della polizia locale di Verona, «eroe in trasferta» per un giorno.

Da ieri il suo cellulare non smette di suonare («È di nuovo mezzo morto, se cade la linea ricarico e richiamo» avvisa con gentilezza): decine di amici e colleghi lo chiamano per compliment­arsi.

Lunedì sera, d’altra parte, a Marina di Ravenna, si può dire che ha salvato una donna, un’anziana di 81 anni, caduta nel Candiano, canale insidioso e correntizi­o che attraversa la zona, nella zona del porto. Ma è lo stesso agente a raccontare come sono andati i fatti.

«Stavo passeggian­do, poco prima delle 19, quando attraversa­ndo il pontile ho visto questa donna scivolare nell’acqua - racconta Salvaro -: da ciò che ho visto a me è sembrato che avesse un malore e che a causa di questo abbia perso l’equilibrio, scivolando nel canale». L’agente non ci ha pensato due volte e si è buttato: «Mi è venuto spontaneo buttarmi, e poi sono uno sportivo e uno che è abituato a soccorrere la gente» prosegue l’agente del comando di via del Pontiere. Ma mai avrebbe pensato quanto difficile fosse l’operazione: «Siamo rimasti per ben quaranta minuti in acqua - spiega - Ho cercato subito di afferrare la donna, stava bevendo acqua e rischiava di andare sotto. Poi ho visto che poco più avanti c’erano delle scalette sul muro, ma erano molto verticali: ho pensato comunque di raggiunger­le per avere un punto di appoggio».

Minuti critici: «Pensi che le imbarcazio­ni che passavano nel porto provocavan­o onde che ci sbattevano continuame­nte contro il muro - prosegue Salvaro - , ma io ho sempre cercato di tenere a galla la signora. Il primo motoscafo che è passato ci ha dato i primi soccorsi e ha chiamato aiuto».

Lanciati i primi salvagenti, poi è arrivata la capitaneri­a e il 118. Ora la donna è ricoverata, in gravi condizioni, all’ospedale di Ravenna. La figlia, arrivata quanto prima sul posto, ha ringraziat­o di persona il vigile veronese che si è prodigato per lei. «Non è stata una passeggiat­a, non era prevedibil­e tutta quella difficoltà e quel tempo di rimanenza in acqua - conclude Salvaro, rientrato in città in serata -. Sono ancora agitatissi­mo. I vestiti? Buttati tutti via, se le dico come era quell’acqua...».

La notizia del salvataggi­o sul litorale romagnolo ha fatto il giro del web e il telefono non ha più smesso di suonare. Ed è arrivata anche la telefonata del comandante Luigi Altamura che lo ha ringraziat­o: «Gesto da eroe che dimostra senso del dovere».

Salvaro Ho passato quaranta minuti in acqua, la donna beveva acqua, non è stato facile

Le barche provocavan­o onde altissime che ci sbattevano contro al muro ogni volta

 ??  ?? Coraggioso In alto: il Suem arriva sul posto per soccorrere l’anziana sfuggita all’annegament­o a Marina di Ravenna. A sinistra: Antonio Salvaro festeggia dopo la grande paura
Coraggioso In alto: il Suem arriva sul posto per soccorrere l’anziana sfuggita all’annegament­o a Marina di Ravenna. A sinistra: Antonio Salvaro festeggia dopo la grande paura
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