Corriere di Verona

Boom di imprese under 35 nell’agroalimen­tare Riello: «Buon segno»

- Samuele Nottegar

Aumentano le imprese guidate da giovani nel secondo trimestre 2016, ma non a Verona. E anche il Nordest va malino. A dirlo l’indagine condotta da Unioncamer­e, sulla base del Registro delle Imprese iscritte alla Camera di Commercio, che mostra come in Italia, le imprese guidate da under 35 siano cresciute, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, di 20mila unità.

In pratica, in questo periodo sono state oltre 31mila le nuove imprese costituite da giovani e 10mila le imprese under 35 che, nello stesso tempo, hanno chiuso. Un saldo positivo che si riscontra soprattutt­o al sud, ma che interessa meno il Nordest, nonostante, a livello nazionale le imprese condotte da giovani rappresent­ano il 31,6% di tutte le nuove imprese avviate. Di più, il 54,1% del saldo complessiv­o delle imprese italiane è ottenuto grazie alla verve imprendito­riale dei giovani. «Più della metà della crescita del tessuto imprendito­riale – conferma Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamer­e – si deve, in questo trimestre, agli under 35. Dobbiamo impegnarci a creare le condizioni per consentire a queste imprese di crescere ed affermarsi sul mercato».Tuttavia, questo trend non è affatto confermato a Verona. Nello stesso periodo preso in consideraz­ione, infatti, le imprese scaligere condotte da giovani sono calate di 203 unità, cioè del 2,5%. Nel secondo trimestre 2015, erano 8.283 quelle attive, un anno dopo sono 8.080. «Nel II trimestre 2016 – chiarisce il presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello – il dato negativo è dovuto fondamenta­lmente al settore dell’edilizia, che cala del 14,3%, a quello nelle attività manifattur­iere e nella sanità e nel sociale. Sono settori maturi, ad elevata complessit­à burocratic­a, difficili da approcciar­e per le imprese più longeve, figurarsi per quelle con titolari under 35». Tuttavia, ciò che emerge nell’economia dei giovani, conferma quanto accade all’economia veronese senior: si torna all’agroalimen­tare e ai servizi a valore aggiunto, come quelli legati al turismo. «Le imprese giovani di alloggio e ristorazio­ne – spiega Riello – crescono infatti del 4,9%. Vi è un vero e proprio boom delle attività artistiche, sportive e di entertainm­ent: le imprese sono ancora poche, solo 101, ma sono cresciute del 18,8%. Infine, è un felice indicatore che siano nate 34 imprese agricole in più under 35: i giovani tornano all’agricoltur­a».

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Presidente Giuseppe Riello

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