Corriere di Verona

De Guzman, al Chievo arriva il vice-Birsa

Oggi le visite mediche per l’olandese del Napoli. E piace anche Grassi. In attacco si pensa a Dionisi

-

All’ombra di Valter Birsa, l’uomo-bacchetta con cui il Chievo ha sgridato l’Inter di Frank de Boer, c’è (meglio, arriva) Jonathan De Guzman. «Trequartis­ta, ruolo che mi piace molto». Era l’agosto 2014, Napoli, De Guzman (che il piede buono ce l’ha) suggerì per Rafa Benitez, poi si sa che uno non sceglie dove stare e De Guzman, girovago del centrocamp­o, è stato anche, nel suo fin qui periodo italiano, davanti alla difesa, largo da mezz’ala, esterno in eventuali tridenti. Vedi alla voce: multitaski­ng. De Guzman, dunque, si mette, per vocazione, in scia a Birsa (insostitui­bile, ma spesso sostituito perché spende moltissimo) e tuttavia s’inquadra, più in generale, in una mediana clivense che trova in lui, 29 anni a breve, passato per il Carpi a gennaio e oggi out dai piani partenopei di Maurizio Sarri, il pezzo duttile da sommare al puzzle.

Quello di De Guzman è un prestito (col Napoli che contribuis­ce all’ingaggio) ed è un piano che può sfociare già oggi nelle visite mediche, qui a Verona. Un piano che s’aggiunge ad altri due. Cioè quello per Alberto Grassi, classe ’95 (under 21, per la lista), play di centrocamp­o, altro del Napoli, pagato circa 10 milioni di euro l’estate scorsa (dall’Atalanta) e corteggiat­o da settimane, dal Chievo. E l’altro, zona attacco, dove si spera ancora (ma sempre meno) in Mario Balotelli e si pensa, anzi ripensa, a Federico Dionisi del Frosinone (condizione necessaria, in entrambi i casi, la partenza di Mpoku). Due piani ipotetici (per Grassi si fa molto sul serio). Mentre De Guzman, da ieri, è affare quasi fatto. E se ne guardiamo il percorso, troviamo la fame di chi, per minutaggio e prestazion­i, vuol tornare a salire di gradino.

Correva l’estate 2014, mondiale carioca, lui titolare nell’Olanda che batteva 3-0 il Brasile nella finalina. Apice di una storia che parte da Toronto, padre filippino, madre giamaicana e un fratellino, Julian, oggi perno della nazionale canadese. Segue l’esempio di Julian, De Guzman: l’altro va in Francia (Olympique Marsiglia), lui a 12 anni sceglie l’Europa vista dalla finestra dell’Olanda, sponda Feyenoord, club che lo cresce e battezza (De Guzman è naturalizz­ato, olandese). Svincolato nel 2010, ecco la Spagna: Maiorca e Villareal, alti e bassi. Poi bene, e molto, in Premier, allo Swansea: 2012-14, l’Inghilterr­a è felice, gli vale il mondiale e la chiamata del Napoli. In maglia azzurra: 23 presenze, solo 12 da titolare, tre gol. L’estate scorsa De Guzman rifiuta il Bournemoun­th. Il Napoli s’arrabbia, lo mette fuori rosa e in inverno, superata la pubalgia (motivo da lui addotto per il no agli inglesi) lo parcheggia al Carpi: 5 presenze (una dal 1’) e un gol. È la storia aggiornata a oggi. Storia, quella di De Guzman, pronta a un nuovo capitolo che inizia dalla V di Veronello. (m.s.)

 ??  ?? In prestito Jonathan De Guzman
In prestito Jonathan De Guzman

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy