Corriere di Verona

Tocca alla serie B E l’Hellas riparte da favorita

Dopo il buon inizio del Chievo in A, è il turno della serie B: l’Hellas parte favorito, le altre venete sono Vicenza e Cittadella

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Finalmente ci siamo. Anche se la Serie A è già partita, dal prossimo weekend si entra veramente e finalmente nel vivo della stagione 2016-2017. Al via, infatti, Serie B e Lega Pro, con i primi anticipi e posticipi e con il solito «spezzatino» disperso lungo tutto il weekend. Per la Serie D, che scalda i motori in attesa del debutto ufficiale del 4 settembre, bisognerà attendere ancora un po’, così come per il campionato di Eccellenza.

Serie A: il Chievo

Solo soletto, lassù in cima c’è il Chievo di Rolando Maran, che ha sparato subito il primo botto al debutto, piazzando due poderosi ganci in pieno volto alla stordita Inter di Frank De Boer. 2-0 tanto per mettere subito le cose in chiaro, sognando il colpo Balotelli last minute (possibilit­à minime, è bene essere chiari) e confermand­o quasi in toto l’impianto complessiv­o che ha permesso di ottenere risultati eccellenti negli ultimi anni. I tifosi hanno storto un po’ il naso, ma la partenza dà pienamente ragione a Luca Campedelli e al suo staff: «I passi li facciamo in relazione alla nostra dimensione – spiega il direttore sportivo Luca Nember - abbiamo mantenuto il nostro impianto di squadra perché vogliamo vivere una stagione importante, lasciando ovviamente come priorità la salvezza. Per quanto riguarda Balotelli, è un pensiero che abbiamo fatto, ma allo stesso tempo dobbiamo essere concreti. Mario lo conosco dai tempi di Lumezzane, so cosa può dare e di quali stimoli ha bisogno». In porta è tornato fra le polemiche Stefano Sorrentino, che si era lasciato male con la tifoseria, ma che ha chiesto scusa ed è pronto a far dimenticar­e in fretta Albano Bizzarri. Per il resto tante conferme, soprattutt­o in attacco, dove Inglese è atteso a una stagione da protagonis­ta dopo il debutto dell’anno scorso.

Serie B: l’Hellas

Lo scorso anno tra le venete c’era solo il Vicenza, quest’anno è stato raggiunto da Verona e Cittadella. La prima crollata dalla Serie A e pronta a riprenders­i subito la categoria sfuggita di mano, la seconda con la necessità di costruire un gruppo all’altezza senza sforare i conti. Il Verona è un’autentica corazzata pronta a primeggiar­e in campionato. Ha cambiato molto, a partire dalla panchina affidata a un esordiente di lusso come Fabio Pecchia (storico vice di Ra-

fa Benitez a Napoli e Real Madrid) ma ha confermato alcuni top-player come Pazzini e potrebbe cambiare ulteriorme­nte volto in questi ultimi giorni di mercato: «Vogliamo fare un campionato da protagonis­ti – spiega il direttore sportivo Filippo Fusco – sappiamo anche, però, che nessuno ci regalerà nulla. Abbiamo confermato Pazzini, il nostro capitano che torna in serie B dopo tantissimi anni. Averlo in un campionato bellissimo come la B è un privilegio, la strada è lunga e servirà il giusto passo fino alla fine». Sono arrivati tanti giocatori importanti (Luppi, Fossati, Bessa, Ganz), altri ne sono rimasti (Siligardi, Pisano, Greco), altri ancora (Helander, Viviani, Bianchetti) potrebbero partire. Da definire ancora, specialmen­te dopo il grave infortunio di Albertazzi, l’assetto della difesa.

Le altre venete in serie B

Tutt’altra musica a Vicenza, dove il neo direttore sportivo Antonio Tesoro ha avuto un’estate difficilis­sima, fra il caso Brighenti, poi passato al Frosinone, una sfilza incredibil­e di infortuni, un budget risicatiss­imo e i cocci dell’era Cassingena che sono sempre lì in mezzo alla sala: «La cessione di Brighenti non era preventiva­ta – sottolinea – ma alla luce degli eventi è stata giusta. Certo, abbiamo avuto difficoltà soprattutt­o in difesa, ma sono felicissim­o degli acquisti di Fontanini e Fabinho, due giocatori straordina­ri che verranno fuori col tempo». Il Cittadella è tornato in B al primo tentativo. Il dg Stefano Marchetti ha giocato d’anticipo, piazzando un paio di colpi interessan­ti (Valzania dall’Atalanta, Arrighini dall’Avellino), anche se la difesa è il reparto che offre meno garanzie: «Abbiamo cercato di mantenere l’ossatura della passata stagione – spiega – e di inserire qualche giocatore di categoria, oltre ai giovani su cui da sempre scommettia­mo. L’obiettivo è ovviamente quello di salvarsi».

Lega Pro

E’ tornato il Venezia, ma tappetini rossi non ci saranno neppure per la corazzata di Joe Tacopina guidata da Pippo Inzaghi. Che dovrà fare i conti con il super-Parma di Nevio Scala, con il rinnovato Padova di Giorgio Zamuner e Oscar Brevi, con la Reggiana, il Pordenone, la Feralpisal­ò e il Bassano. Che ha voltato pagina chiudendo un ciclo e provando ad aprirne un altro: «È un girone molto tosto – spiega Perinetti - il Parma è favorito nei pronostici, ma sarà una bella lotta e non bisogna dimenticar­si di Pado- va e Reggiana. Abbiamo scelto Inzaghi, che ha dalla sua la cultura del lavoro, l’umiltà e la passione. Il nostro motto sarà “Solo il massimo è abbastanza”, dobbiamo farlo nostro senza esitazioni». La squadra è stata completame­nte rivoluzion­ata, talmente tanto che Virdis ha già salutato dopo aver firmato a inizio luglio e Basso potrebbe seguirlo a breve. Anche Padova e Bassano hanno cambiato tanto. Il neo dg Zamuner ha forgiato un gruppo solido, anche se ha dovuto fare i conti con qualche partenza dolorosa (Diniz su tutti), con il colpo mancato Tavano e con lo scetticism­o della piazza su Brevi: «I nostri obiettivi li abbiamo centrati. per caratteris­tiche, motivazion­i e qualità. Peccato per Tavano, ma mi sembra che alla fine abbia fatto una scelta dettata da esigenze personali». A Bassano il dg Werner Seeber ha cambiato parecchio (sono arrivati fra gli altri Formiconi, Crialese, Cavagna, Minesso, Grandolfo e Rantier), ma la squadra resta attrezzata ad alti livelli: «Nel nostro raggruppam­ento vedo una decina di squadre fortissime e comunque competitiv­e – spiega il dg gialloross­o - Venezia, Parma, Bassano, Padova, Pordenone, Reggiana, Modena, Feralpisal­ò giusto per citarne alcune. I gironi non sono stati divisi in modo equilibrat­o. Il nostro obiettivo è il solito: prima di tutto arrivare alla salvezza e poi alzare l’asticella».

I derby veneti In serie B saranno tre le squadre venete: al Vicenza si aggiungono il Verona retrocesso dalla A e il Cittadella promosso dalla Lega Pro

Serie D ed Eccellenza

Grande ressa per la promozione nel girone C, con AltoVicent­ino, Mestre e Campodarse­go che bussano alle porte della Lega Pro. Il Belluno di Roberto Vecchiato parte a fari spenti, mentre nel girone D il Delta Rovigo di Lorenza Visentini proverà la scalata con un paio di colpi last-minute. In Eccellenza a Treviso c’è il solito caos: cambio della guardia societario, polemiche a non finire, via vai di giocatori a pochi giorni dall’inizio del campionato, premesse che non paiono incoraggia­nti. Promozione? Forse una chimera, chissà..

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy