Corriere di Verona

A tarallucci e vino la grande guerra di Amt Il dg Voi la passa liscia, avanti con Ederle

Qualche distinguo nei tosiani nell’ultimo cda. Il presidente: «Ora lavoriamo per il filobus»

- Lillo Aldegheri

Qualche chilo di tarallucci, e poi vino a go-go. La grande guerra sui vertici di Amt si è dunque conclusa con un nulla di fatto. Neppure un richiamo al direttore generale, Carlo Alberto Voi, e avanti tutta col presidente Stefano Ederle.

Sì, ci sarà quasi sicurament­e uno strascico legale (esposti, denunce, controdenu­nce) ma la parte politica della telenovela pare finisca qui. Ripercorre­re l’intera vicenda richiedere­bbe un libro. Detta in grande sintesi, la nomina a presidente di Ederle era stata fatta, dopo qualche incertezza, alla fine dell’estate scorsa, su richiesta del vicecapogr­uppo tosiano in Comune, Vittorio Di Dio. Poi tra due s’era arrivati alla rottura, politica e personale. Secondo Michele Bertucco, Pd, c’entrerebbe assai il fatto che Di Dio vorrebbe«influenzar­e la vita di una partecipat­a pubblica dove peraltro ha interessi, per così dire, casalinghi».

Lo scontro, per mesi, era stato durissimo. Poi, di colpo, la quiete dopo la tempesta. In una riunione tenuta nell’ufficio di Flavio Tosi, martedì scorso, il sindaco aveva spiegato ai suoi che non valeva la pena di spingersi oltre, e che meglio sarebbe stato concentrar­si sulla realizzazi­one del filobus, che è in grave ritardo.

E così, l’altra sera, il tema più rovente dell’estate (va punito o no, il direttore generale di Amt, per i ritardi nei lavori del filobus?) si spegnava come una candela sotto un nubifragio. I tre consiglier­i tosiani accennavan­o a una qualche resistenza, ma mettevano per iscritto la decisione di non procedere con alcun provvedime­nto (con differenti valutazion­i solo sulle motivazion­i della scelta).

No comment da parte del rappresent­ante del Pd, Giulio Saturni (che è sembrato comunque allibito da questi subitanei capovolgim­enti di fronte). Mentre, a buon diritto, Ederle canta vittoria, e mette qualche puntino sulle i: «Il tema dei provvedime­nti contro il direttore – ricorda - è stato portato all’ordine del giorno dal sottoscrit­to in ben 5 cda, ma 4 volte su 5 i consiglier­i tosiani Tosi e Sonego o hanno chiesto il rinvio o hanno fatto mancare il numero legale o non si sono nemmeno presentati. Mentre il licenziame­nto dell’ingegner Voi, votato senza successo dal consiglier­e Tosi, avrebbe lasciato Amt senza un Rup (Responsabi­le unico del progetto filobus, ndr) competente».

Come abbiamo scritto ieri, adesso si prevedono alcuni strascichi legali (denunce, controdenu­nce, esposti). Ma Ederle sembra orientato a fumare il calumet della pace: «Ora tutto questo – dice - per me rappresent­a solo il passato: l’unica cosa che importa è che sia prevalso l’interesse aziendale che ho difeso sino all’ultimo. E finalmente Amt dispone di un Rup che può lavorare con la serenità necessaria ad un opera così complessa ed importante come il filobus, l’unico obiettivo che mi interessa».

 ??  ?? In sella Stefano Ederle, presidente di Amt. Un anno fa la sua nomina, fortemente sponsorizz­ata dal consiglier­e comunale Vittorio Di Dio
In sella Stefano Ederle, presidente di Amt. Un anno fa la sua nomina, fortemente sponsorizz­ata dal consiglier­e comunale Vittorio Di Dio

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