Corriere di Verona

C’è Bastien con De Guzman E 15 anni dopo il Chievo ritenta l’impresa a Firenze

- Matteo Sorio

Cornice: la storia. Della Fiorentina, ok, che compie 90 anni (e annulla la festa per «rispetto delle famiglie colpite del terremoto»). Ma anche del Chievo, che 15 anni esatti fa, 26 agosto 2001, si tuffava in serie A sgridando i viola in casa loro, al Franchi, e adesso vede aumentare la portata di quell’impresa da una statistica, ratificata dalla recente prima giornata del campionato 201617: degli 11 club esordienti scesi per la prima volta sui campi di A dagli anni ‘90 a oggi (vedi, ultimo, il Crotone) il Chievo è l’unico ad aver vinto al debutto.

Era, appunto, tre lustri fa. Storia nota, il 2-0 firmato Perrotta e Marazzina, il Franchi ammutolito, l’Italia a puntare i fari sul quartiere della Diga. Così, a Firenze, tra due giorni, terrà banco il presente di un Chievo già promosso all’esame-Inter ma pure, a contorno, quel passato che vede nel Franchi una cartolina cara. E il presente, lì a Veronello, dice di questa trasferta pericolosa sommata ad un mercato che dà almeno un paio di responsi. Primo: Jonathan De Guzman ha superato le visite mediche di ieri, tutto okay, dopo le burocrazie arriverà anche l’ufficializ­zazione. Secondo: Samuel Bastien ha firmato, contratto triennale con opzione di rinnovo, con lui si resta in mediana, come per De Guzman, ma la zona è davanti alla difesa. In sintesi: centrocamp­ista belga, 20 anni il prossimo 26 settembre (under 21 per la lista), dall’Anderlecht al Chievo dopo aver giocato in prestito con l’Avellino 31 partite (21 da titolare) nell’ultima stagione di B. Uno, Bastien, che l’estate scorsa piaceva anche al Liverpool, e su cui il club della Diga, dunque, punta per l’oggi e il domani.

Alle voci De Guzman e Bastien, insomma, tutto nero su bianco. E con loro, il centrocamp­o può dirsi al completo. Mentre alla voce Balotelli, per l’attacco (dove il Chievo cede Da Silva al Perugia) va detto che le ultime 24 ore hanno visto il procurator­e Mino Raiola darsi ulteriorme­nte da fare per trovare a Mario una squadra: ultimo tentativo, il Manchester United di Mourinho, seguito peraltro da una timida apertura del Nizza, in Francia, ed è un tran tran che sembra allontanar­e, per Balotelli, scaricato dal Liverpool, l’ipotesi clivense. Intanto, però, il campo chiama. C’è Firenze (con Castro arruolabil­e dopo l’uscita anzitempo contro l’Inter, solo un forte crampo) e c’è una partita che, nell’attesa, evoca un’impresa ch’è fetta importante della storia gialloblù.

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